Gianluigi Dettori presenta “GiL”
Sette brani riadattati con una personale chiave di lettura che spazia dalla new age al rock, dal jazz al funky attraverso un equilibrio sonoro che accompagna l’ascoltatore dall’inizio alla fine di ogni canzone. È il primo Cd di GiL, Gianluigi Dettori, poliedrico artista che, con caparbietà e grinta, ha autoprodotto la sua prima “fatica”. Il disco sarà presentato per la prima volta ad Alghero, lunedì 5 agosto, al Café Latino alle 20,30. A dialogare con il musicista ci sarà Elias Vacca.
Gianluigi Dettori ha voluto titolare il Cd, cantato interamente in inglese, con le iniziali del suo nome, “GiL”, come si confà a un artista che, raggiunta la maturità attraverso lo studio, l’esperienza e la ricerca, vuole da subito lasciare il segno. E l’artista fa centro, chiamando accanto a sé a suonare artisti isolani del calibro di Marcello Peghin (chitarre), Paolo Carta Mantiglia (sax e clarinetti) e Marco Marini a curare la parte tecnica. Il primo Cd di Gianluigi “GiL” Dettori è costruito sui ricordi, sulla musica degli anni Ottanta e Novanta, sulle sonorità della sua adolescenza e della sua maturità che lo hanno accompagnato nei suoi innumerevoli viaggi in giro per l’Europa. GiL, infatti, nato in Germania ha vissuto la scena musicale del Vecchio Continente, incontrando generi e culture diversissime, scambiando esperienze in città multietniche come Londra, Parigi, Roma, Bruxelles e Marsiglia. Ha calcato numerosi palchi di teatri e club al seguito di artisti internazionali della musica classica, del jazz, dell’etno e del blues. Il compact disk è quindi un tributo a quella musica che lo ha accompagnato nella sua crescita artistica.
Ad aprire il Cd è Belfast child, la canzone dei Simple Minds, il gruppo musicale scozzese considerato tra i più rappresentativi degli anni Ottanta e Novanta, incentrata sul dramma della guerra civile in Irlanda del Nord. I suoni inglesi proseguono con In your house della band inglese post-punk The Cure, quindi con To cut a long story short firmata dal gruppo musicale britannico degli Spandau Ballet che trovò nei fratelli Martin e Gary Kemp il motore propulsivo della band. I Depeche Mode conquistano ben due tracce del disco di “GiL”, prima con Walking in my shoes (traccia 4) poi con In your room (traccia 6). Tornano con i loro toni cupi anche The Cure con Apart (traccia 5), mentre Out of the blue dei Roxy Music, gruppo rock degli anni Settanta in cui cantava un giovanissimo Bryan Ferry, chiude gli oltre 30 minuti di grande musica internazionale.
La veste grafica del Cd, realizzata dall’architetto Giovanni Andrea Lucaferri, ha visto la collaborazione di due artisti d’eccezione: la pittrice Liliana Cano, con due ritratti che campeggiano in copertina, e il fotografo Marco Ceraglia che ha realizzato la fotografia inserita all’interno del cofanetto. Su You Tube intanto è già disponibile un promo del video clip dell’artista sassarese, girato negli studi di Predda Niedda durante la realizzazione del servizio fotografico per il Cd. Sessanta secondi, accompagnati dalla canzone To cut a long story short, che descrivono il lungo lavoro di preparazione. Inoltre è disponibile anche la pagina di Facebook sulla quale saranno inseriti gli appuntamenti e le date delle presentazioni del Cd nelle località del Nord Sardegna. Il coordinamento e la produzione del progetto sono di Patrizia Virdis e Gianluigi Dettori.