Gioco d’Azzardo, primi risultati: cala la spesa ad Alghero
Scende a 55milioni di euro, contro i 58mln del 2016, l'ammontare delle giocate negli apparecchi pubblici totalizzate da gennaio a dicembre del 2017sull'intero territorio del Comune di Alghero.
Scende a 55milioni di euro, contro i 58mln del 2016, l’ammontare delle giocate negli apparecchi pubblici totalizzate da gennaio a dicembre del 2017 (fonte Agenzia Dogane Monopoli) sull’intero territorio del Comune di Alghero. Un dato, seppur limitato, in netta controtendenza rispetto all’intera provincia di Sassari, dove le giocate su base annuale passano dai 355milioni di euro del 2016 ai 526milioni del 2017. Di questo e delle importanti iniziative intraprese dall’Amministrazione comunale di Alghero per limitare il gioco d’azzardo patologico, si è parlato nei giorni scorsi a Cagliari nel corso dell’audizione programmata dalla VI Commissione del Consiglio regionale della Sardegna presieduta dall’on. Raimondo Perra, dove è in atto la discussione del testo unificato sul Gioco d’Azzardo, con le proposte di legge nr.514 (prima firmataria la consigliera Forma), nr.280 (primo firmatario l’ex consigliere Demontis) e la nr.56 (Agus e più).
Ad iniziare dal rapporto col Serd, col quale si sono analizzati i dati e concordato azioni specifiche mirate alla prevenzione. “Non ho la certezza che la spesa sia diminuita grazie alle attività fatte con le scuole e con la cittadinanza o grazie alla nuova consapevolezza sviluppata sul tema, oppure per via dell’ordinanza che limita gli orari di gioco, ma è un dato che sia scesa di tre milioni. La certezza è che dobbiamo continuare a lavorare su questa strada” ha detto la presidente della sesta Commissione consiliare comunale, Giusy Piccone, presente in audizione insieme all’assessore alle Politiche sociali Lalla Cavazzuti. Dati che saranno oggetto nei prossimi giorni di discussione e analisi con una specifica riunione della competente Commissione.
Il Comune di Alghero è il primo in Italia ad aver adottato un’ordinanza che regola la materia della ludopatia senza avere a supporto un regolamento o una legge regionale, decidendo le distanze dai luoghi sensibili individuati e gli orari di apertura e chiusura delle sale da gioco e degli apparati slot presenti in bar e tabacchi, su tutto il territorio comunale. Atto congeniato col supporto della Segreteria generale dell’ente e dell’Avvocatura comunale a firma del sindaco Mario Bruno, recentemente oggetto di storica sentenza pronunciata dal Tribunale Amministrativo Regionale sul ricorso intentato per conto della Federazione Italiana Tabaccai, teso a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di una dipendenza che in Sardegna ha raggiunto dimensioni allarmanti dal punto di vista sociale e sanitario oltre che economico.
L’ordinanza in vigore ad Alghero, presa d’esempio per svariate iniziative simili in diversi enti, vieta l’apertura di sale da gioco, sia tradizionali che Vlt, e di spazi per il gioco o l’installazione di apparecchi di cui al comma 6 articolo 110 Tulps localizzati a meno di 300 metri misurati secondo il percorso pedonale più breve da istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative e sportive frequentate principalmente da giovani, o da strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale. Infine, regolamenta il rispetto dell’orario di esercizio dell’attività di sala gioco (ad esclusione delle sale biliardo e delle sale bowling) e di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro collocati negli esercizi autorizzati dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20, tutti i giorni, compresi i festivi.