Giovane truffatore individua i ‘polli’ per chiedere un aiuto economico
Si incrementano ulteriormente le inchieste sul giovane che a Cagliari riesce ad individuare i ‘polli’ da convincere per superare la tragica situazione della giornata: essere rimasto chiuso fuori casa, con la famiglia in continente, comporta una serie di difficoltà da superare. Il giovane la butta generalmente sul tragico, riuscendo a convincere i soggetti fermati per strada ad una momentanea solidarietà pecuniaria con la promessa di restituire in brevissimo tempo. Per essere del tutto convincente, a garanzia della fiducia e disponibilità richiesta, il giovanotto offre il proprio numero di cellulare e le generalità, documento con foto alla mano. Le inchieste nei riguardi del trentenne Daniele Picciau hanno avuto inizio nel marzo dello scorso anno. Ad oggi il fascicolo annovera sedici inchieste, tutte per il reato di truffa.
Per quanto innegabile l’intento fraudolento anche perché il numero ‘mobile’ del cellulare ha sempre squillato inutilmente senza risposta, è presumibile che le donazioni possano limitarsi a piccole somme di certo inferiori a qualche altra truffa architettata da un rappresentante nella provincia di Sassari contro il quale le querele presentate in contemporanea da tante persone, dopo aver abbassato le serrande dell’attività commerciale non hanno sortito il benché minimo risultato, se non una totale sfiducia a difesa degli onesti.