Giudice di Pace, Pais insiste: “Bugie dal sindaco”
"Nonostante lo sbugiardamento certificato in Gazzetta Ufficiale, con tanto di Sigillo della Repubblica Italiana, il Sindaco tenta una poco dignitosa, quanto improbabile, difesa, per il ruolo che riveste"
Prosegue il botta e risposta tra il consigliere comunale di Forza Italia e il sindaco Mario Bruno sulla chiusura dellUfficio del Giudice di Pace ad Alghero. “E’ incredibile – attacca Pais – Il Sindaco Bruno riesce anche a contestare la Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dando del meschino al Ministro Orlando, posto che il sottoscritto si è limitato a riportare il contenuto del Decreto Ministeriale che attribuisce, incontestabilmente e direttamente, le responsabilità della chiusura al 2 note (segrete) del Sindaco del 3 luglio e del 7 ottobre 2015, con le quali viene revocata la disponibilità del Comune di Alghero al mantenimento del GdP. Come dire, l’esecutore della cancellazione del GdP (il Ministero) si premura di sottolineare che il mandante dell’esecuzione sia il Sindaco di Alghero”.
“La verità è che il Sindaco di Alghero mai avrebbe pensato che le proprie note venissero citate in Gazzetta Ufficiale, tali da essere pubbliche in tutta Europa, sperando in un provvedimento di chiusura secco e non motivato da parte del Ministero, che gli avrebbe consentito di attribuire a quest’ultimo tutte le responsabilità della decisone. Che sfortunello – incalza l’esponente forzista – E nonostante lo sbugiardamento certificato in Gazzetta Ufficiale, con tanto di Sigillo della Repubblica Italiana, il Sindaco tenta una poco dignitosa, quanto improbabile, difesa, per il ruolo che riveste”.
“Ribadisco, un fatto grave, scandaloso, posto che il Sindaco ha firmato le note citate nel Decreto del Ministro in assoluta autonomia, senza l’attivazione di una discussione in merito e tenendole accuratamente segrete, contro ben 3 deliberazioni, di Consiglio comunale n. 12 del 2012, di Giunta n. 136 del 2013 e Commissariale n. 91 del 2014, con le quali i massimi Organi comunali hanno deciso di mantenere il presidio di Giustizia di prossimità. Il Sindaco in alcun modo avrebbe potuto legittimamente disattendere queste decisioni che gli sono evidentemente sovraordinate. Ecco perché “Alto Tradimento”. Di certo, oltre a al gravissimo aspetto formale, questa vicenda evidenzia e ribadisce l’assoluta inadeguatezza al governo di Sindaco e Giunta che continuano a disorganizzare i Servizi cittadini e si manifestano totalmente incapaci di risolvere i problemi che naturalmente un’Amministrazione affronta nella quotidiana gestione di una Città”.