Gli agricoltori dell’Anglona pronti a scendere in piazza per il ritardo nei pagamenti dei premi comunitari
«Il mondo politico si deve attivare per istituire l’ente pagatore sardo, imponendo tempi certi nell’erogazione dei contributi».
Anche dal mondo agricolo dell’Anglona sale la protesta per il mancato pagamento dei primi agricoli.
A farsi portavoce del malumore diffuso è Nicola Cossu, allevatore di Bulzi: “l’attesa ha le ore contate. Siamo stanchi dei continui rinvii e delle promesse non mantenute. Se non arriveranno risposte certe a stretto giro di posta siamo pronti a manifestare, ormai non abbiamo alternative”.
L’allevatore di Bulzi, dirigente di Coldiretti Sassari-Gallura ricorda che “il mancato arrivo dei soldi sta mettendo seriamente in ginocchio il comparto. Ci sono allevatori e agricoltori che non ricevono premi dal 2013. Siamo indietro con il Premio unico e con il Psr. La pazienza è colma, la lamentela è diffusa. Nel nord Sardegna nessuno è disposto ad aspettare. Non è neppure giusto lasciare sola la Coldiretti a rivendicare da una parte i diritti dei produttori e dall’altra a contenere la pressione e le lamentele di quest’ultimi; anche la Regione deve fare la sua parte, deve uscire allo scoperto e battere i pugni nelle sedi di competenza. Ciò che serve adesso per raggiungere l’obiettivo è soprattutto la pressione politica. Se in assessorato non si sveglieranno saremo noi a dargli la sveglia”.
“E’ chiaro – sottolinea Nicola Cossu – che nella nuova programmazione non si dovranno ripetere questi ritardi. Per questo, come da tempo chiede la Coldiretti, il mondo politico si deve attivare per istituire l’ente pagatore sardo, imponendo tempi certi nell’erogazione dei contributi”.