Gli aumenti della manovra-bis sul gioco incentiveranno il gioco clandestino?
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Sembrerebbe essere il parere di più soggetti quello che l’aumento delle tassazioni sulle vincite, decretato dalla “famigerata manovrina”, produrrà necessariamente un passo nel buio da parte del mondo del gioco lecito e da parte della lista casino online con licenza aams: infatti, il futuro del gioco legale di Stato si troverà nel buio pesto (chiusure, licenziamenti, negata attivitò) mentre progredirà ed avrà un futuro “arcobaleno” il gioco illecito e clandestino. Anche se i colori dell’arcobaleno dovrebbero essere “proprietà” del gioco legale essendo colori vivi, allegri, divertenti passeranno -con questi aumenti- ad essere immediatamente proprietà della rete illecita, che vive e vegeta e si riprenderà il posto che alcuni anni fa deteneva con sfrontataggine.
Certamente, la tassazione sulle vincite produrrà un grande ed importante incentivo al gioco clandestino e chi ne parla in Commissione Bilancio è la senatrice della Lega Nord Silvana Comaroli, intervenuta nella discussione in sede referente della manovra-bis: ma questa tassazione studiata e messa in campo si crede sia stata valutata dal Governo che ne conosce più che bene le derive e sta cercando di regolamentare la materia in modo da poter ridurre quanto più possibile questo rischio “ventilato”.
Molto onestamente e realmente tutti i provvedimenti inseriti nella manovrina contribuiranno a riaprire il mercato nero poiché quello lecito è troppo ristretto e sottoposto a normative particolarmente ostative. Le attività ludiche devono sottostare ai distanziometri, agli orari, agli aumenti del Preu, alla diminuzione della percentuale delle vincite: i “poveri giocatori” sono disorientati nel continuare a cercare posti leciti, quando invece quelli illegali sono sempre aperti, non hanno orari e non hanno “luoghi sensibili” da rispettare.
Ci si domanda perché l’Esecutivo abbia fatto tutti questi interventi se poi deve vanificare il lavoro svolto in circa quindici anni per rendere il mercato lecito pulito e percorribile con le offerte di Stato… Quello che al normale cittadino può apparire è che si voglia far “vedere che lo Stato c’è ed è presente”, che va a colpire il gioco d’azzardo -sotterraneamente consapevole che “faccia male al territorio”- e che attenta alla salute pubblica, che rinuncia ad una parte di risorse per le casse dell’Erario: il che significa che la “presenza” dello Stato è indispensabile per la tutela del suo territorio e per la salute dei propri cittadini.
Anche la riduzione delle apparecchiature da intrattenimento, con il loro “accorpamento” in sale dedicate, sarà un ulteriore incentivo per il gioco illegale che ha, in ogni caso, macchinette ovunque e non solo in sale da gioco. I giocatori saranno più invogliati a trovare macchinette (illegali) sparse in giro sul territorio, piuttosto che recarsi in luoghi dedicati, tenendo anche presente che le macchinette illecite promettono più vincite e giochi forse più accattivanti: non ha importanza se poi alla fine le vincite si farà difficoltà ad incassarle… rimangono i giochi forse più coinvolgenti.
Insomma molto probabilmente ci si troverà di fronte ad un “vecchio mercato” (come quello dei videopoker) che non sarà certo il mezzo più semplice e raggiungibile per tenere sotto controllo il fenomeno dell’abuso del gioco. Secondo chi scrive ci si troverà di fronte a più spesa, meno vincite ed anche più gioco compulsivo: ma questo è solo un semplice parere. Il motivo per cui è stato provveduto in questo modo si spera di farlo risalire soltanto ad una abbondanza di