Gli italiani diventano consumatori convergenti. Più dispositivi per diversi contesti comunicativi
Gli italiani sono sempre più multimediali, per rendersene conto basta guardarsi in giro e osservare con quale portata gli smartphone e i tablet siano diventati strumenti quotidiani. Aumenta anche la dotazione tecnologica del cittadino comune che utilizza i nuovi dispositivi con una velocità di assimilazione che in pochi credevano possibile. Il recente studio, realizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano e la società di ricerca Makno-Abis, presentato al convegno “Consumatori convergenti: nuove esperienze, nuova segmentazione” svoltosi a Milano lo scorso 17 aprile ha fotografato una società alle prese con la rivoluzione multimediale di cui sono anche partecipi e che ne ha cambiato profondamente lo stile di vita. Dal convegno si evince che ormai gli italiani che usano diversi mezzi di comunicazione sono circa 18 milioni, con un arco di età che va dai 15 ai 64 anni e viene fuori il concetto di “convergenza mediale” come nuova struttura tecnologica e culturale della società: cambia l’utilizzo dei media, cambia il valore e l’uso del nostro tempo e la relazione con gli spazi fisici.
In Italia la penetrazione degli smartphone è arrivata al 56% della popolazione, mentre sono già 2,4 milioni i tablet acquistati e utilizzati per accedere alla rete in modo diversificato e non solo nella tradizionale connessione casalinga da computer fisso, anche se, nell’ultimo periodo l’incremento delle linee adsl domestiche è aumentato del 3%. Balzo in avanti, +34% nell’uso delle internet-key per navigare in tutta liberta, nasce il tempo della mobilità valorizzando le pause e gli intervalli all’interno della giornata. Insomma, in una dimensione di “sottofondo mediale” sono proprio i social network ad attirare maggiormente l’interesse degli italiani: il 90% usa Facebook e YouTube mentre continua ad essere poco amato Twitter e di scarso interesse Linkedln e Pinterest.