Grande attenzione per la mostra “Bagagli in sospeso – Ausstehendes Gepäck”
L'installazione, allestita nella Galleria Cult ai Bastioni Marco Polo 39a ad Alghero fino al 20 dicembre, è stata visitata da un gran numero di persone, ed ha ricevuto anche l'onore dell'interesse all'iniziativa della Senatrice Liliana Segre.
Grande attenzione per l’esposizione “Bagagli in sospeso – Ausstehendes Gepäck. Ebrei in transito dall’Idroscalo di Porto Conte”. L’installazione, allestita nella Galleria Cult ai Bastioni Marco Polo 39a ad Alghero fino al 20 dicembre, è stata visitata da un gran numero di persone, ed ha ricevuto anche l’onore dell’interesse all’iniziativa della Senatrice Liliana Segre.
Il pubblico si è confrontato con una storia della Riviera del Corallo, sconosciuta a molti, una storia che sfida il tempo, i regimi, e regala una luce di solidarietà in un periodo buio come quello del ventennio fascista. La scoperta dell’esistenza ad Alghero, di numerosi “bagagli in sospeso” ovvero bagagli spediti da famiglie ebree per essere recuperati durante una tappa della fuga dalle persecuzioni naziste, hanno motivato lo studioso Massimiliano Fois e Valentina Piredda-Sardinia, a rinnovare attraverso una mostra installativa la testimonianza di una solidarietà umana che anche in Sardegna si opponeva ai regimi, presso l’Idroscalo di Porto Conte ad Alghero. Attraverso alcuni racconti del personale che faceva capo allo scalo di Porto Conte e alla compagnia aerea, si è sempre di più avvalorata la tesi che già alla fine degli anni ’30 alcuni voli, avrebbero dato la possibilità a famiglie ebree, di fuggire dalle persecuzioni naziste. Conservati in una cassa da viaggio militare sono stati ritrovati alcuni abiti appartenenti ad una famiglia, una famiglia in fuga. Su un cappottino tutti i bottoni hanno cucita la Stella di David.
Questa cassa per anni ha riposato in una cantina, poi nel box di un cavallo in campagna. Della famiglia non abbiamo per ora altre notizie, ma sappiamo che la cassa è rimasta qui … forse sono scappati ugualmente? Di fretta e senza poter recuperare il bagaglio? Perlopiù erano provenienti da Budapest e Vienna con transito a Roma e dopo un’indispensabile tappa sarda nell’Idroscalo di Porto Conte, raggiungevano Barcellona per approdare poi in Sud America dal Portogallo con i Clipper transoceanici della Pan American.
Ora si aspetta che l’esposizione venga reinstallata in altro luogo di rappresentanza, dopo la visita e l’interesse del Sindaco di Alghero Mario Conoci, del Presidente della Fondazione Alghero Andrea Delogu e di Raimondo Tilloca, Presidente del Parco Naturale Regionale di Porto Conte (tra i promotori dell’evento). L’esposizione è inserita all’interno del progetto AUSTRIAMENTIS 2021 a cura di Valentina Piredda-Sardinia con il contributo del Forum Austriaco di Cultura di Roma/Ministero Affari Esteri. In collaborazione con: Parco Naturale Regionale di Porto Conte; M.A.S.E. Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero; Società Operaia Mutuo Soccorso Alghero; Museo Casa Manno Alghero; Ass. Fondo VP-Sardinia; Ass. Salpare/Roma.