Grande pubblico per la serata conclusiva del festival Abbabula
Applausi a scena aperta e appuntamento al 2016. Ieri è calato il sipario sulla 17^ edizione del festival di parole e musica d’autore ABBABULA, manifestazione targata Le Ragazze Terribili che nel 2015, grazie al prezioso sostegno dell’Aministrazione comunale di Sassari, ha puntato ancora una volta sulla qualità delle proposte e su una location nuova e suggestiva, Monte d’Accoddi, riuscendo a conquistare il pubblico e trasformando l’altare preistorico in una straordinaria arena traboccante di pathos, note, storia e fascino.
Quest’anno ABBABULA è tornato alla grande, festival che ha pensato all’Isola e alla tradizione sarda, alla contemporaneità dell’innovazione musicale e al caldo abbraccio del blues. Un festival che guarda al passato, vive il presente, pensa al futuro e su queste basi ha costruito un cartellone armonico fatto di storie in forma di spartiti, da ascoltare, vivere, osservare.
Un sottile nastro azzurro ha collegato le tre giornate del festival, avvolgendo il sud del mondo, dell’Europa, dell’Italia e un’Isola intera – la Sardegna – che guarda al mare Mediterraneo e all’orizzonte di un sud globale. Un sud rappresentato dalla musica degli artisti che, nel corso delle tre giornate, si sono alternati sui palchi di Monte d’Accoddi, luogo magico che volge il vertice della sua struttura proprio a sud, a ribadire il messaggio del festival e un un concetto espresso però centinaia e centinaia di anni or sono.
Ieri, sabato 1 agosto, ABBABULA ha salutato il suo 2015 con un’altra grande serata in musica culminata nell’attesissimo concerto del cantautore romano Alessandro Mannarino, artista che ha richiamato negli spazi di Monte d’Accoddi migliaia di fan da tutta la Sardegna. L’artista ha proposto al pubblico il suo nuovo e innovativo progetto, Corde 2015, sua personale e innovativa scommessa. L’idea parte dalla voglia di riscoperta e di trasformazione, si sviluppa lungo la ferma volontà di riuscire a toccare le più profonde corde dell’animo della gente attraverso il messaggio in musica, diffuso dall’artista sul palco e amplificato dagli strumenti musicali, che sanno urlare forte e sussurrare, dando nuova veste e nuova vita a testi e canzoni proposti nella più totale e limpida semplicità. E per questo ancora più veri, più sentiti, più cantati, più apprezzati. Mannarino ha regalato ai suoi fan uno spettacolo straordinario, ha cantato e suonato senza risparmiarsi rispondendo alle richieste del pubblico, inviando messaggi d’amore alla Sardegna e concedendosi con massima disponibilità a bis, autografi e foto di rito. Ad aprire l’ultima serata del festival è stato il Luigi Frassetto Quartet con Musiche per tramonti – produzione originale ABBABULA – set costruito e pensato appositamente per il calar del sole sull’altare di Monte d’Accoddi, ambiente molto lounge reso ancora più denso, confortevole e ammiccante dall’eleganza e dalla sapienza musicale dei musicisti. A seguire è esploso sul palco il dinamismo artistico made in Sardegna di Claudia Aru, artista vivace, ironica e cangiante, che ha regalato alla platea uno spettacolo fresco e tradizionalmente innovativo raccontando in dialetto la sua Sardegna, e meritandosi gli applausi. Poco dopo mezzanotte, sono state le sperimentazioni elettroniche del duo sassarese MowMan a salire alla ribalta del festival, in un viaggio nella terza dimensione, illuminato dalla luna e dalle visionarie proiezioni di Marco Piras.
Barbara Vargiu, direttore artistico ABBABULA e della cooperativa Le Ragazze Terribili: “Portare ABBABULA a Monte d’Accoddi era una sfida complessa ma stimolante, che abbiamo portato avanti senza esitazioni. Il Comune di Sassari ha permesso all’idea di diventare realtà, il festival ha preso forma in un luogo magico fatto di pietre, storia e suggestioni, componenti che hanno reso unica questa 17^ edizione. Non possiamo che essere soddisfatti per il risultato ottenuto, frutto del lavoro, della partecipazione e del trasporto con cui tutti gli artisti si sono esibiti sul palco, colpiti dalla bellezza del luogo e dal calore del pubblico sassarese e isolano”.
Un successo di pubblico. Un tripudio di musica. Una vittoria del rispetto per la storia e per l’ambiente. Monte d’Accoddi è stata una scommessa vinta dall’organizzazione e dall’Amministrazione comunale di Sassari. ABBABULA ha mostrato alla gente un luogo unico, e la gente ha apprezzato, lo ha scoperto e riscoperto, lo ha vissuto con garbo e diligenza. Musica ancora una volta come prezioso strumento di aggregazione e come potente mezzo di valorizzazione delle risorse.