Guardia Costiera sequestra 1500 ricci di mare

Gli uomini della Guardia Costiera di Porto Torres hanno sventato un’attività di pesca di frodo di riccio di mare

Nella tarda mattinata di ieri (mercoledì) gli uomini della Guardia Costiera di Porto Torres hanno sventato un’attività di pesca di frodo di riccio di mare (Paracentrotus lividus), procedendo al sequestro di circa 1.500 esemplari del prezioso echinoderma e mettendo in fuga i trasgressori.

L’operazione ha preso il via durante l’attività di pattugliamento del litorale,  quando gli uomini della Guardia Costiera turritana hanno trovato casse piene di ricci in località “Lu Bagnu” a Castelsardo e notato  attività subacquee in prossimità della costa, rese evidenti da segnali segna-sub.

I militari hanno così deciso di effettuare un appostamento per attendere all’uscita dall’acqua i trasgressori che, evidentemente insospettiti, hanno preferito darsi alla fuga abbandonando il prezioso bottino piuttosto che farsi identificare e sanzionare.

Il personale della Guardia Costiera, quindi, a cui nel frattempo si sono aggiunti in supporto i militari del Comando di Castelsardo, hanno immediatamente proceduto al sequestro di circa 1.500 esemplari di echinoderma, impedendo così che questi finissero, attraverso canali illeciti e senza certificazioni sanitarie, sulle tavole dei consumatori per essere mangiati crudi o utilizzati in polpa.

I ricci sequestrati sono risultati ancora vivi e, nel rispetto della normativa vigente e dell’ecosistema marino, si è provveduto al loro immediato rigetto in mare mediante l’impiego di un’unità navale. Sono in corso attività di indagine finalizzate a risalire all’identità dei fuggitivi trasgressori.

12 Novembre 2015