Guerra in Ucraina
L'opinione di Vittorio Guillot
Premetto anche che se disgraziatamente la crisi ucraina dovesse degenerare in una guerra che coinvolgesse anche l’Italia, io starò sempre, col cuore, con la mente e, se necessario, anche fisicamente, dalla parte del popolo italiano e dei suoi soldati. Ciò perché una sua sconfitta verrebbe inevitabilmente fatta pagare a carissimo prezzo alla mia Patria ed al mio popolo. Sono convinto, comunque, che anche gli USA hanno delle gravi responsabilità in questa crisi. Intanto, circa 30 anni fa, hanno voluto l’estensione della NATO a troppi Paesi dell’ex ‘patto di Varsavia’ venendo meno agli accordi verbali, ma certi, avuti con la Russia al momento del disfacimento dell’URSS. Personalmente mi sembra anche innaturale che la regione russa di Kaliningrad, sul Baltico, non sia unita da una striscia di terra alla madre patria. Non solo, gli occidentali non hanno dato seguito al parternariato stabilito con la Russia a Pratica di Mare, ed hanno agito di propria ed esclusiva iniziativa in tante parti del mondo, dalla Libia alla Siria, all’Irak . Hanno persino piazzato in Polonia e Romania, ossia sul portone di casa della Russia, delle batterie di missili adducendo la risibile scusa di voler contrastare eventuali attacchi missilistici iraniani. Inoltre non hanno escluso la adesione della Ucraina alla NATO con la altrettanto risibile scusa che non è possibile impedire che uno stato sovrano avanzi una simile proposta.
Purtroppo Biden ha omesso che altri stati, ugualmente sovrani, possono liberamente respingere quella richiesta. Anche un modestissimo Pinco Pallino come me capisce che la neutralità della Ucraina sarebbe stata conveniente anche per i Paesi occidentali. Infatti avrebbe stabilito che mai quello stato avrebbe ospitato armi e militari ‘stranieri’, né della NATO né russi. Invece il suo eventuale vassallaggio alla Russia, ottenuto magari con la violenza, come potrebbe succedere dopo questa infame aggressione, o con elezioni più o meno manipolate, avrebbe messo quasi a contatto i russi e alcuni Paesi membri della NATO, particolarmente inviperiti con Mosca. In tal modo i rischi di guerra mondiale non sarebbero stati allontanati. Mi chiedo se è accettabile che Biden non abbia saputo ipotizzare una simile situazione. Certo, riconoscendo le due repubbliche separatiste, la Russia ha violato il diritto internazionale. Comunque chi è senza peccato scagli la prima pietra! Ciò a parte, mi sembra evidente che Putin ambisca ad estendere la sua zona di influenza alla Ucraina e che Biden gli abbia fornito il pretesto per agire. Infatti Putin aveva delle buone ragioni per non volere la NATO ad un tiro di schioppo da Mosca, tanto più che, approfittando della debolezza russa, quella Alleanza si era già insediata addirittura nelle repubbliche baltiche. l’Ucraina, però, non ne faceva parte. Addirittura quella adesione non era neppure all’ordine del giorno e nessuno stava trasportando in Ucraina i missili balistici. Questa è la differenza sostanziale con la crisi di Cuba del ’62. Perciò era ancora possibile trattare con l’Occidente per impedire l’estensione della Alleanza Atlantica fino a Kiev. Fra l’altro, malgrado la stupida ostinazione di Biden, quella adesione sarebbe stata possibile solo col voto favorevole di tutti i 30 Paesi aderenti e non era affatto scontato che ciò accadesse.
Non credo, ad esempio, che la Francia, la Germania e l’Italia avrebbero dato il loro assenso. Mi pare, addirittura che, se tra gli occidentali fosse emersa una spaccatura sull’ingresso dell’Ucraina nella NATO, Putin avrebbe ottenuto un notevole vantaggio politico. Di conseguenza l’attacco russo non è giustificato e, di conseguenza, la sua vera causa è la volontà russa di portare l’Ucraina sotto l’egemonia di Mosca. Almeno così mi sembra. Perciò trovo giusta sia la resistenza Ucraina all’invasione sia l’invio degli aiuti militari anche da parte della UE. Piuttosto quelle armi dovrebbero andare, a parer mio, solo alle Forze Armate ucraine e non alle più o meno improvvisate milizie civili. Infatti il lanciò di qualche molotov espone all’uccisione chi lo effettua ma non può fare manco un graffio ai carri armati. Così questa guerra diventerebbe ancora più inutilmente sanguinosa. Inoltre, distribuendo armi ai civili, si corre il rischio che queste finiscano nelle mani sbagliate. Infatti potrebbero accaparrarsele anche bande di delinquenti o gruppi estremisti fuori dal controllo delle gerarchie militari e dello stato, con gravi problemi proprio per le popolazioni che si vorrebbero difendere. Aggiungo che le gravissime sanzioni, peraltro giuste, contro la Russia colpiranno inevitabilmente anche l’economia europea in modo pesante. Non capisco niente di economia e finanza ma ho l’impressione che il nostro Paese e tutta l’Europa finiranno per dipendere sempre più dagli USA.
E’ anche da considerare che l’atteggiamento di Biden ha favorito la spinta della Russia verso la Cina. Noto, però, che Pechino non si sbilancia più di tanto sulle vicende drammatiche di questi giorni. Come mai? Perché non riconosce le due repubblichette separatiste e non sostiene apertamente il suo nuovo amico Putin? Forse perché ha troppi interessi in Ucraina? O forse sono i legami economici e finanziari con gli USA e con i Paesi della Via della Seta che la inducono alla prudenza? Ho l’impressione, sempre che questa terribile vicenda non finisca nel modo peggiore, che le ricadute sull’Occidente e sulla Russia saranno pesantissime, a tutto vantaggio della Cina. A meno che questa approfitti della attuale confusione per aggredire Taiwan. Nel qual caso sarebbe una catastrofe planetaria. Piuttosto, mi pare indispensabile che si tratti perché si giunga alla pace. Perciò, malgrado l’infame comportamento di Putin, occorre che si riconoscano certe buone ragioni di sicurezza della Russia. Speriamo, ovviamente, che questo conflitto non degeneri in qualcosa di peggio e preghiamo il Padre Eterno per la pace. Solo Lui può mettere una pezza agli immani casini creati dagli uomini.