Guerra o Pace?
L'opinione di Vittorio Guillot
Non ho alcun dubbio che il principale responsabile della guerra in Ucraina sia Putin perché non ha esaurito tutte le vie politiche e diplomatiche e della giustizia internazionale che l’attuale sistema gli garantiva sia per assicurare la sicurezza della Russia, che riteneva minacciata dall’allargamento della NATO all’Ucraina, sia per ottenere la tutela dei russi del Donbass ed il rispetto degli accordi di Minsk. Accordi che prevedevano il riconoscimento di larghe autonomie a quella regione ed il ritiro delle truppe di Mosca che vi erano entrate da diversi anni. Accordi , si dica per inciso, che non sono stati rispettati né dagli ucraini né dai russi. Il fatto è ancora più grave perché Putin ha successivamente dato a questa aggressione il carattere di ‘guerra santa’ contro il presunto nazismo ucraino ed il malcostume occidentale , sul quale vorrebbe far trionfare l’autoritarismo di stampo russo-cinese. Quindi esiste una forte ambiguità tra ciò che il Cremlino ha originariamente dichiarato essere la causa della guerra ed il disegno tipicamente imperialista che è successivamente emerso . Sono, comunque, certo che neppure gli altri siano innocenti. Mi riferisco non solo agli ucraini ma agli USA ed alla UE. Se non altro perché, in particolare gli USA di Biden, hanno sprezzantemente rifiutato le comprensibili richieste russe di neutralità dell’Ucraina.
Così si è fornita all’incendiario la miccia che ha fatto scoppiare un incendio che non sarebbe neppure dovuto scoppiare. Alla UE attribuisco la responsabilità di non aver avuto la forza e la volontà di giocare un ruolo per stemperare le fortissime tensioni esistenti da anni. Aggiungo che anche da parte occidentale è emersa una grave ambiguità. In un primo tempo, infatti, gli americani hanno dichiarato di voler rafforzare le armate ucraine per la difesa del loro territorio. Successivamente , però, hanno affermato di voler indebolire la Russia e di voler abbattere Putin. Francamente mi riesce difficile capire con la massima chiarezza cosa effettivamente vogliano sia Putin che Biden e se intendano alzare continuamente la posta in gioco e per quali ragioni . Non nascondo la mia preoccupazione che questi due, che mi sembrano i veri attori di questa terribile gara, si stiano comportando come due automobilisti che spingono al massimo il loro mezzo verso un burrone e aspettano di frenarlo solo dopo che avrà frenato l’altro. Credo che sia evidente che questo gioco può far cadere nel burrone sia loro che tutti coloro che stanno a bordo delle loro auto. Piuttosto, pur essendo io assolutamente convinto che l’Ucraina abbia tutte le ragioni per resistere e combattere per tentar di non essere sopraffatta e sottomessa, credo che la politica e la diplomazia debbano agire per fermare questa carneficina. Innanzi tutto andrebbero cercati gli interessi convergenti che, malgrado tutto e malgrado le apparenze, potrebbero avere entrambi i combattenti .
Non so quali questi interessi potrebbero essere, in questo caso, ma credo tutti i governi che vogliano effettivamente la pace abbiano il dovere di cercarli. Per esempio, un interesse comune potrebbe consistere nel non utilizzare certe armi particolarmente distruttive. Meglio ancora, un simile accordo potrebbe essere raggiunto tra le potenze che sostengono l’una o l’altra parte, sempre che intendano effettivamente ridurre la violenza e porvi fine . Tra l’altro si dovrebbero indurre i due combattenti a considerare che qualsiasi conflitto può essere vinto disponendo dei mezzi e degli uomini adeguati e delle giuste strategie. Ovviamente va considerato che pure la parte avversa ha questa possibilità di vittoria. Il fallimento, anche in questa occasione, dei servizi segreti sia occidentali che russi conferma che é praticamente impossibile conoscere tutte le potenzialità del nemico. Perciò ogni guerra è un azzardo , a cui si deve fare ricorso solo quando non esista altra possibilità per difendere la propria indipendenza e libertà . In secondo luogo credo che sia dovere di tutti i governi cercare di indurre le nazioni in guerra a fare un serio confronto tra i costi ed i benefici che poterebbero avere dalle ostilità. Costi dolorosissimi anche per le perdite di vite umane. In questo quadro L’UE e gli USA, se effettivamente vogliono la pace, potrebbero far pressione su Zelensky perché assicuri ai russofoni la autonomia che gli ha finora negato , garantisca alla Russia pari condizioni nell’utilizzo dei suoi porti, rinunci ad entrare nella NATO .
Per la accettazione di queste condizioni all’Ucraina verrebbe garantita la sua integrità territoriale ed una protezione militare simile a quella che la NATO assicurò alla neutrale Austria contro il patto di Varsavia. Potrebbe anche essere favorita la sua adesione alla UE e potrebbero essergli offerti gli aiuti per la ricostruzione post bellica. In caso di rigetto di tali proposte dovrebbero esserle sospesi tutti gli aiuti militari e finanziari. Alla Russia, dal canto suo, verrebbe così offerta la sicurezza del suo territorio e la tutela dei suoi traffici marittimi oltre che la protezione dei russofoni dell’Ucraina . Ovvio che verrebbero anche tolte le gravose sanzioni poste a suo carico. Questa, a mio avviso, sarebbe una soluzione equilibrata e razionale. Purtroppo la razionalità e l’equilibrio sono facoltà che a volte difettano proprio nelle alte sfere. Comunque, se l’UE e gli USA possono giocare un ruolo pacificatore facendo pressioni sull’Ucraina, la Cina potrebbe agire in modo analogo sul governo di Mosca. A questo punto sarebbe interessante capire che cosa la grande potenza asiatica chiederebbe in cambio della sua mediazione. Sarebbe anche interessante capire se gli USA vogliono effettivamente la pace o se , per qualche motivo a me sconosciuto , preferiscono la continuazione di questo massacro logorante e dagli sviluppi potenzialmente terribili.