“Ho ucciso mia mamma perché mi vietava le sigarette”
Non accettava che la madre gli negasse i soldi per comprare le sigarette e che lo rimproverasse perché fumava troppo. Così, un ragazzo di 25 anni, G.C., al culmine dell’ennesima lite, nella loro casa di San Giovanni la Punta (Catania), ha strozzato la donna, M.L.G. di 58 anni. L’omicidio sarebbe avvenuto la sera di sabato scorso. I vicini di casa avrebbero anche sentito le urla, ma hanno pensato a contrasti familiari tra i due, che vivevano da soli, perché la donna era da molti anni separata dal marito. Il ragazzo avrebbe poi vegliato il cadavere della mamma per 48 ore, per poi decidere di avvolgerlo in un tappeto e di seppellirla, senza riuscirci, nelle campagne dell’Etna. A quel punto avrebbe chiamato uno zio chiedendogli di aiutarlo, ma l’uomo, appena chiusa la comunicazione, la notte scorsa, ha avvertito subito i carabinieri del comando provinciale di Catania.
Le forze dell’ordine si sarebbero quindi presentate nell’appartamento del giovane che avrebbe immediatamente confessato il delitto, giustificandosi col fatto che la donna “non gli dava i soldi per comprare le sigarette”. Il corpo della vittima è stato ritrovato oggi pomeriggio nella Pineta di Nicolosi, paese alle pendici del vulcano siciliano. Sul collo della donna i chiari segni di uno strangolamento. Il 25enne, ora in stato di fermo di polizia giudiziaria, secondo quanto riferito da fonti giudiziarie, scrive Catania Live Sicilia, da tempo assumeva psicofarmaci in quanto presentava alcuni problemi di natura psichica. Nel bagaglio della sua auto i militari hanno trovato anche il pigiama, gli occhiali e il telefonino della madre, un badile e il tappeto rosso in cui era stato avvolto il cadavere.
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