In House, Bruno: “Dobbiamo risolvere”
"Una legge regionale finanziava queste società, ma solo per cinque anni" sottolinea il sindaco
Il sindaco Mario Bruno risponde, com’è suo solito, sulla propria pagina Facebook ai recenti attacchi del centrodestra sulla situazione della società In House e l’avvio del procedimento di licenziamento di 36 lavoratori. “Sono stato ascoltato in Commissione Lavoro del Consiglio Regionale, ho chiesto l’intervento dell’assessore alla programmazione Paci: nella prossima settimana ricognizione sulla situazione dei 290 lavoratori in House dei comuni sardi. Chiederò un incontro con i capigruppo in Regione. Dobbiamo risolvere” scrive il primo cittadino.
“La lettera inviata dalla società apre la trattativa ufficiale con i sindacati per i contratti di solidarietà, che prevedono la riduzione di orario, la rinuncia ai buoni pasto per coloro che lavorano solo di mattina, la possibilità per tre lavoratori di chiedere di andare in pensione anticipatamente. Tutto previsto nel l’emendamento consiliare al piano industriale. La in House ha stabilizzato ex lavoratori socialmente utili. Una legge regionale finanziava queste società, ma solo per cinque anni. L’alternativa, allora, era stabilizzare gli ex lsu in Comune. È stata fatta la prima scelta, hanno smantellato l’officina e le manutenzioni comunali e siamo qui. Siamo qui per risolvere, con quelli che hanno causato questa situazione che ora all’opposizione sbraitano contro, ma ogni persona, ogni famiglia e’ importante, ci batteremo con tutte le nostre forze”.