I confini nel mondo ce li siamo inventati noi: italiano a passeggio nello spazio
L’appuntamento è per le ore 14, quando il portellone dell’Iss si aprirà per farlo uscire uscire insieme al veterano americano Chris Cassidy: in diretta streaming con www.asitv.it potremo vedere per tre ore gli astronauti librarsi nel vuoto nel senso più assoluto del termine per compiere numerose operazioni di manutenzione della stazione vasta come un campo da rugby e in orbita a 400 km di altezza. La skywalk o Eva (extra vehicular activity) durerà in realtà il doppio anche perché a questi fenomeni di esseri umani viene chiesto più o meno di impugnare attrezzi per le viti da occhiali con guanti a 12 strati, con il visore del casco che non permette sempre una visibilità agevole sulla breve distanza. La missione di Parmitano, sarà seguita da milioni di italiani nel mondo, che saranno li con lui, mentre compie la prima passeggiata spaziale tricolore. Parmitano, 36 anni, pilota collaudatore dell’aeronatica militare, instancabile twitter-fotografo delle maestosità terrene con immagini che sono sonetti leopardiani, in queste ultime ore ha tuttavia raccontato di “un’esperienza spirituale” in vista di questa sua prima passeggiata.
Il primato che lo attende (la bandiera tricolore non aveva mai fluttuato nello spazio) l’astronauta siciliano lo interpreta soprattuto come responsabilità di rappresentare l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale italiana e la vasta collettività di aziende e ricercatori universitari che permettono all’Italia di primeggiare nel club ristretto delle potenze spaziali. Ma ciò che ci sorprende di questo tecnico dello spazio è la sua sensibilità: si sente lontano dai problemi della terra e lancia un monito: “Il mondo è senza frontiere, è uno solo!. L’idea che sulla terra ci sia della gente che si batte, che uccide e che si fa uccidere per il potere di essere in un posto piuttosto che un altro è assolutamente aliena vista da qui. Questo fatto di vedere la terra come un luogo unico, come il fantastico gioiello che è, diventa una sensazione molto reale e molto tangibile”.