“I miei quesiti sulla sanità restano senza risposta”
Il consigliere comunale Valdo Di Nolfo replica alle parole del primo cittadino e a quelle del consigliere del Pds'Az Roberto Trova
Quando l’ho letto non ci potevo credere: il sindaco Mario Conoci ha risposto alle mie parole di ieri – lunedì 26 – in cui chiedevo risposte rispetto al suo impegno per il miglioramento della sanità algherese. Ero esterrefatto, ha parlato di nuovo: già questa è una notizia: il Muto della Riviera del Corallo riesce a proferire parola, e per due giorni di fila. Più che una notizia, un miracolo. Poi ho letto ciò che ha scritto e mi son accorto che non ha neanche provato a rispondere ai quesiti da me posti circa cosa abbia mai fatto o detto sullo smantellamento della sanità pubblica algherese che sta avvenendo in piena pandemia, sui soldi pubblici spesi dalla giunta regionale sardoleghista per moltiplicare le poltrone di dirigenti a lui politicamente vicini invece che essere utilizzati per assumere personale medico e paramedico, sulla realizzazione dei percorsi di sicurezza negli ospedali algheresi oggi sempre più fondamentali e sull’infinita lista d’attesa per visite specialistiche nel pubblico, arrivata a 30 mila persone sono nel nostro distretto. Insomma quesiti ai quali tutte e tutti cittadini algheresi chiedono risposte, le pretendono proprio dalla maggiore autorità sanitaria cittadina.
Invece il sindaco fa la misera figura dello studente impreparato che durante l’interrogazione evita di rispondere alle domande e va a tema libero. Nel suo comunicato stampa ci mette dentro di tutto, perfino il MES, la camorra, il gol in fuori gioco e una ricetta obbrobriosa della Carbonara con la panna e la pancetta. Lui scrive la risposta, ma non la firma. La sigla a fine comunicato stampa è dell’ultimo che gli è rimasto fedele, chiamarlo sardista sarebbe offendere i quattro mori storici di Alghero dell’unica sezione ad oggi esistente intitolata ad Anselmo Contu – dopo che lo hanno scaricato tutti per il suo immobilismo politico – Roberto Trova, consigliere che in 16 mesi di aula avrà aperto bocca giusto per chiedere la sospensione dei lavori, o per aver premuto il pulsante di prenotazione per sbaglio.
Se è contento il Sindaco, non posso che esserlo anche io che ho stima di lui, immutata. Le risposte vere però non sono arrivate, la città le aspetta. Io no, so già che ha fatto ciò che sa fare: tentennare, procrastinare e dire sì al padrone che lo tiene comodo sulla sua poltrona. Da ora in poi, mi auguri che il sindaco metta in pratica quel senso di unità così importante e così doveroso in questo momento. La smetta di vedere nemici dove non ci sono, la smetta di speculare e inizi a confrontarsi – in consiglio comunale – con tutte le parti che in questi giorni si sono espresse contro le scelte da lui sostenuta: consiglieri comunali, medici e paramedici con le loro rappresentanze sindacali e comitati. E’ il momento di mettere gli interessi degli algheresi davanti ad ogni cosa, anche della propria poltrona. A lui, al mio sindaco va sempre un abbraccio fraterno.