Il caffè più buono del mondo nasconde un’amara verità
Inizialmente la qualità di caffè più pregiata al mondo, il Kopi Luwak, destava un certa repulsione in molti a causa del suo processo di lavorazione: esso infatti è il frutto della digestione dello zibetto (o civetta) delle palme che, dopo aver mangiato i semi di caffè, il espelle naturalmente attraverso le proprie feci. Raccolti e ripuliti, i chicchi vengono poi tostati e macinati per produrre una bevanda considerata prelibatissima e, di conseguenza, dal prezzo sorprendentemente elevato: gli enzimi presenti nel tratto intestinale dell’animaletto attaccano l’esterno delle bacche privandole del gusto amaro, lasciandole per il resto pressoché inalterate.
Attualmente il Kopi Luwak è destinato a far inorridire per ragioni ben più serie, almeno secondo quanto denunciato dal quotidiano britannico The Guardian. Nel corso di una visita effettuata in un coffee shop di Medan, sull’isola indonesiana di Sumatra, uno dei maggiori centri di produzione di Kopi Luwak, Oliver Milman avrebbe documentato le terribili condizioni in cui vengono tenuti gli zibetti nel retro delle botteghe del caffè, serrati in piccolissime gabbie, separati dagli altri esemplari e, soprattutto, costretti ad una debilitante dieta basata esclusivamente sui chicchi di caffè: allo stato naturale, lo zibetto si alimenta di di bacche ma anche di insetti e piccoli roditori o uccellini. Come ha spiegato Chris Sheperd, della organizzazione non governativa Traffic:
“Le condizioni sono orribili, molto simili a quelle subite dai polli in batteria. Gli zibetti sono prelevati quando sono in stato di libertà e devono sopportare tremendi abusi. Generalmente essi sono molto socievoli ma vengono separati e costretti a sopravvivere in gabbie piccolissime e con una dieta poverissima. Il tasso di mortalità è alto e, per alcune specie di zibetto, i rischi legati alla conservazione stanno diventando realtà. È una spirale fuori controllo ma non c’è adeguata informazione nei confronti dell’opinione pubblica sulla situazione. Le persone devono essere consapevoli del fatto che decine di migliaia di zibetti vengono tenuti in queste condizioni: la voglia di comprare questo caffè passerebbe loro”.
La trasformazione di una piccola tradizione locale, limitata originariamente ad alcune isole dell’Indonesia e successivamente ampliata in tutto l’areale per rispondere all’esigenza di un mercato in costante crescita, ha significato allevamenti intensivi di zibetti asiatici con tutte le conseguenze legate a questo dato. Nonostante il suo elevatissimo prezzo -una tazza di questa bevanda può arrivare a costare fino a 70 dollari- la richiesta di Kopi Luwak è diventata sempre più alta in Europa e Stati Uniti: ma il costo più alto, al momento, viene pagato dal piccolo zibetto delle palme.
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