Il Circo Martin nella bufera per presunti maltrattamenti sugli animali. E sul web è polemica

L’eterna lotta tra le attività circensi e le associazioni animaliste arriva anche ad Alghero. Il Circo Martin, in città dal 4 al 14 luglio, è infatti finito nella bufera sul web per presunti maltrattamenti sugli animali. Molti cittadini – e altrettanti turisti – si sono recati, come di consueto, nell’ampio spazio tra via Liguria e via Sardegna, dove il circo in questione ha installato il proprio campo base. Attirati dalla presenza di animali di varie specie, i curiosi hanno scattato foto e girato dei video che stanno avendo grande risalto in rete, specialmente sui social network.

Gli animali del circo, infatti, non sembrano passarsela affatto bene, anche allo sguardo inesperto dei semplici passanti. Alcuni lo hanno fatto notare – o almeno ci hanno provato – ai responsabili dell’attività circense, ricevendo in cambio – secondo alcune testimonianze – ingiurie e minacce.

In un video, un cavallo bianco appare forse eccessivamente ossuto; gabbie e recinzioni, poi, sembrano limitare le possibilità di movimento degli ospiti. È bene precisare, comunque, che spetta alle autorità preposte giudicare se, e in quale misura, i metodi del Circo Martin vadano oltre le norme di tutela per gli animali.

Certo, non è la prima volta che l’attività in questione si trova a fronteggiare problemi del genere: lo scorso 3 marzo a Domusnovas, infatti, gli agenti del Corpo Forestale avevano posto sotto sequestro un orso bruno, un elefante, una tigre e due ippopotami, ravvisando presunti maltrattamenti oltre che alcune violazioni delle norme di sicurezza. Il gip di Cagliari, un mese dopo, non aveva convalidato il provvedimento sollevando dubbi sulla fondatezza delle accuse mosse. Lo stesso legale del Martin, in una nota, ricordava come il circo sottoponesse a «costanti controlli e verifiche veterinarie e comportamentali i propri animali».

Il Circo Martin svolge, ormai da qualche anno, la sua attività in pianta stabile in Sardegna. Numerosi sono gli spettacoli organizzati nell’isola, alcuni anche per beneficenza. In seguito, infatti, a due tragici eventi – l’alluvione di Capoterra nel 2008 e quella, più recente, di Terralba nel 2013 – il circo aveva svolto degli spettacoli gratuiti e devoluto alcuni incassi a sostegno dei paesi colpiti.