Il Consiglio sul finanziamento per il Parco di Porto Conte
Il Parco Regionale di Porto Conte, che si sviluppa esclusivamente nel Comune di Alghero, è oramai divenuto una consolidata realtà che si sta gradualmente caratterizzando per una serie di attività ad alto tasso di utilità ambientale, con ricadute progressivamente visibili sotto il profilo sociale e occupazionale.
Il suo territorio è caratterizzato da una grande varietà di ambienti di elevato interesse naturalistico grazie alla presenza di specie di animali di importanza comunitaria e di numerose specie vegetali endemiche (al suo interno è compresa la foresta demaniale “Le prigionette”, una parte del parco Geominerario della Sardegna, il SIC di Capo Caccia e Punta Giglio e la ZPS di Capo Caccia). È da rilevare, altresì, che l’area presenta segni di insediamento, a partire dal Neolitico. Trattasi di un vastissimo territorio superiore ai 5000 ettari, istituito nel 1999 a Parco Regionale, il maggiore Parco della Sardegna che ospita numerose specie vegetali e animali tra cui una decina di coppie di Grifoni, specie a elevato rischio di estinzione.
Da notare che dall’anno della sua istituzione ad oggi, l’azienda speciale Parco di Porto Conte ha potuto operare basandosi esclusivamente sul contributo ordinario della Regione Sardegna, infatti unicamente nel corso dell’annualità 2009, il Comune di Alghero ha erogato all’azienda speciale un contributo pari ad € 50.000,00 (destinato ad attività progettuali). Un finanziamento che rende possibile, anche grazie a indubbie capacità gestionali, l’occupazione di 12 figure professionali ( direttore, segretario, 4 amministrativi e 6 figure tecniche), 5 operai e 6 detenuti ( grazie alla convenzione con l’Amministrazione penitenziaria). Inoltre collaborano con l’Ente 18 guide che gestiscono – alcune in forma cooperativa – le visite turistiche all’interno della area protetta.
Posta la grande estensione del territorio, le enormi potenzialità sotto il profilo occupazionale (si pensi che collaborano con l’Ente 41 persone), la straordinaria opportunità – in parte ancora inespressa – per tutte le attività economiche che gravitano intorno all’area Parco ( alberghi, agriturismi, attività produttive etc.), per garantire il funzionamento ordinario occorre un finanziamento annuo non inferiore a € 800.000,00. Si pensi, a mero titolo esemplificativo, che il Parco di Molentargius, inferiore sotto ogni aspetto ( non ultimo quello relativo alla estensione territoriale rispetto a quello di Porto Conte) per l’anno in corso ha ricevuto dalla RAS un contributo pari a € 1.000.000. Nonostante l’impegno dei consiglieri regionali del nostro territorio, la Finanziaria Regionale approvata nei giorni scorsi, ha ridotto a soli € 450.000,00 il contributo annuale da destinare al nostro parco. L’incomprensibile e quasi irriverente trattamento riservato al nostro territorio, soprattutto se raffrontato ai fondi riservati al Parco di Molentargius, pregiudicherebbe il mantenimento delle forze occupazionali con intuibili conseguenze sotto il profilo degli obiettivi e medio e lungo termine che l’Ente ha prefissato.
Il Consiglio chiede pertanto al Sindaco, nella sua duplice veste di primo cittadino e di Presidente del Parco di Porto Conte, di recarsi tempestivamente nel capoluogo di Regione presso le sedi opportune, attivando – con estremo vigore ed incisività – ogni più adeguata iniziativa, finalizzata a destinare senza indugio al Parco di Porto Conte le medesime risorse assegnate al Parco di Molentargius nell’anno 2013. In difetto intraprendere unitamente e/o disgiuntamente dai componenti l’ Assemblea del Parco – una forte azione di protesta democratica da tenersi presso il Palazzo Regionale di Via Roma, per manifestare a gran voce gli interessi dell’intera comunità algherese.