“Il Cra di Fertilia non è un’isola felice”
L'opinione di Claudio Sini, esponente centro destra Alghero
Leggendo in questi giorni la lettera dell’Assessora Cavazzuti mi sono posto molte domande e tanti dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni riguardanti il CRA (ostello di Fertilia). Ne ho dedotto che L’isola felice di cui lei parla è un paradiso dove tutti vivono felici e contenti. L’assessora parla di elevati standard di erogazione dei servizi. Quali sono? Dove l’ostello della gioventù, oggi, presenta i locali idonei e rispetta tutte le stringenti norme imposte dalla ATS? Ecco, passeggiando qualche giorno fa all’ interno della struttura, ho trovato camerette con sei letti all’interno. Per di più ho notato che nel prato, essendo esso fatto di terra e non del tutto cementificato, risulta esserci una pendenza. Ricordo che ci sono molti ospiti con le carrozzine. Inoltre c’è l’impossibilità di entrare nei bagni- condivisi tra l’altro.
Ho notato pure che ci sono delle telecamere installate per scongiurare l’ingresso di intrusi. Ma, durante la notte chi ci difende da questi possibili intrusi, dato che non è più presente la guardia notturna? Se un anziano invalido si sente male, come può avvisare gli infermieri, se non ci sono i campanelli? E mi chiedevo, Assessora Cavazzuti, se la parte elettrica è a norma, è presente la messa a terra? visto che tempo fa un cuoco si era preso una scarica elettrica. Ora possiamo veramente stare tranquilli? Esiste un documento valutazione rischi incendio e idraulico? Mi domando inoltre: se piove, come si possono portare 73 ospiti nella sala da pranzo? Con gli impermeabili, gli ombrelli? Quanti?
Vorrei informarla che il trasporto pasti dalla cucina alla “pseudo” sale delle casette non è norma igienico sanitaria, tra l ‘altro con contenitori non adeguati e non termici. Che grande conquista è per lei il fatto che gli anziani potranno passeggiare in un luogo senza alberi, dove quest’estate la temperatura raggiungerà i 40 gradi? E come mai in quest’isola felice sono presenti alcolisti e senza tetto di età inferiore ai 65 anni che infrangendo la regola di ingresso all’ospizio prima dei 65 anni disturbano tutti,anziani e infermieri? Lei dice che ci sarebbe un investimento per il futuro in questo luogo, ma ancora non si è vista nessuna gara d’appalto: fra quanti anni questo investimento sarà realtà?
I familiari degli ospiti sono molto arrabbiati e molte persone tralasciano l’opzione dell’ospizio per questa situazione che potrebbe sicuramente causare una diminuzione dell’utenza e di conseguenza rischio licenziamento degli operatori. Nel frattempo io la invito a tornare sul pianeta Terra, e a passare una settimana in questo posto, mangiando e dormendo all’ostello. Così ci può regalare una nuova conquista, le sue dimissioni.