Il dibattito sull’apertura del Museo della Città non conosce tregua
Nonostante le bollenti temperature, continua senza tregua il dibattito sull’apertura del Museo della Città. Da una parte della barricata il sindaco Lubrano, “allibito dal pressappochismo con cui viene lasciato intendere dai consiglieri Tedde, Pais, Ballarini e Martinelli, che tutto è pronto per l’apertura della struttura dell’ex carceretto”. Dall’altra, i quattro consiglieri dell’opposizione, appunto, che invitano il primo cittadino a “non perdere tempo in polemiche improduttive, ma ad agire”.
A detta di Stefano Lubrano sarebbero diversi i problemi tecnici e strutturali da affrontare prima che si possa inaugurare l’edificio: danni al tetto, infiltrazioni di acqua piovana, umidità, muffa, pannellature intaccate, sistema di illuminazione danneggiato. E chi più ne ha più ne metta. “Più volte l’amministrazione Tedde fu sollecitata dagli uffici a intervenire – commenta Lubrano -, ma la situazione non è mai stata risolta in passato nonostante i solleciti del 2007, 2008, 2009 e 2011. Se si fosse prestata la giusta considerazione tempo fa il problema sarebbe già risolto, e oggi, magari, il Museo sarebbe già aperto”.
Non sono però dello stesso parere i rappresentanti del Pdl. “La giunga uscente – commentano in una nota -, non si è limitata a realizzare il Museo, ma ha seguito anche le procedure per ottenere gli assensi ministeriali per la gestione, ed è intervenuta per eliminare le infiltrazioni che avrebbero potuto costituire un ostacolo per il trasferimento dei reperti. Se così non fosse stato – continuano-, il ministero non avrebbe consentito che i reperti fossero allocati nel Museo. Attribuire a una amministrazione non più in carica da nove mesi responsabilità per la mancata apertura del Museo, oltre che ingeneroso è del tutto inutile”.