Il Papa lascia il pontificato il 28 febbraio

Papa Benedetto XVI lascia il pontificato il prossimo 28 febbraio. È una notizia che ha annunciato direttamente il Santo Padre durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. In latino, il pontefice, ha annunciato di dimettersi. “Un fulmine a ciel sereno”, così ha commentato il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano, la decisione di Benedetto XVI. Da parte sua il Pontefice ha spiegato che la scelta di lasciare il suo incarico è stata presa per “il bene della Chiesa”, perché “sente il peso dell’incarico”. Papa Benedetto XVI, 86 anni, è stato eletto dal conclave il 19 aprile del 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II. È il settimo pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica, l’ultimo era stato Stefano IX.

Questa la sua dichiarazione stamani durante il Concistoro per tre canonizzazioni:

“Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

Dallo scorso 3 dicembre Papa Benedetto XVI aveva fatto notizia per essere entrato a far parte anche del mondo social, con alcuni account Twitter dedicati alla sua attività. Questo l’ultimo tweet prima della decisione di oggi:

“Dobbiamo avere fiducia nella potenza della misericordia di Dio. Noi siamo tutti peccatori, ma la Sua grazia ci trasforma e ci rende nuovi”.

Le parole del portavoce Padre Lombardi -Padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha parlato in seguito all’annuncio del papa per spiegare al meglio cosa accadrà adesso. Padre Lombardi ha sottolineato perché Benedetto XVI abbia voluto fare l’importante annuncio nel corso di un concistoro, quando era circondato da un gran numero di cardinali che lo ascoltavano. Il portavoce della Santa Sede ha ripreso il discorso letto dal Pontefice nel quale vengono spiegate le motivazioni delle “dimissioni”. Il Papa ha indicato il 28 febbraio come termine del pontificato e chiesto che si indica un conclave per l’elezione del successore. La “sede vacante” scatta dalle ore 20 di quel giorno. Poi sarà convocato un conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Padre Lombardi ha anche annunciato che, in seguito alle dimissioni, il Papa si trasferirà nel monastero delle suore di clausura del Vaticano e non parteciperà al Conclave. Padre Lombardi ha ricordato anche le parole del papa nel libro intervista “Luce del mondo” nel quale aveva risposto a una domanda su possibili dimissioni nel mezzo delle polemiche degli abusi fatti da religiosi. Il papa aveva spiegato che non ci si dimette in un momento di pericolo ma solo in un momento di serenità o quando semplicemente non ce la si fa più. Rispondendo a una domanda di un giornalista, il portavoce della Santa Sede ha parlato dello stato d’animo di Benedetto XVI al momento della lettura del suo annuncio. Il Papa era molto concentrato, chiaro e preciso nel leggere quanto deciso: “Una lettura regolare e limpida”, ha detto Lombardi.

Tratto da www.fanpage.it ©

11 Febbraio 2013