Il Psd’Az: “Stop allo stoccaggio di posidonia a Punta Negra”
"La stagione turistica è ormai alle porte ed è necessario che si avvii al più presto una forte azione di rimozione delle alghe e pulizia dei litorali"

“L’annoso problema della posidonia spiaggiata rappresenta per la nostra città un danno
di immagine che una località turistica non può permettersi”. Si apre così la nota del segretario del Psd’Az, Giuliano Tavera, secondo il quale “le operazioni di rimozione delle alghe devono essere effettuate tempestivamente al fine di rendere le nostre spiagge fruibili per i residenti e i turisti. I siti di stoccaggio ubicati nelle spiagge rappresentano un pessimo biglietto da visita per Alghero e nel corso degli anni tali siti sono cresciuti a dismisura, arrivando a prendere le sembianze di vere e proprie colline e ciò poiché la rimozione non viene effettuata regolarmente”.
“Sebbene sia in fase di realizzazione l’impianto di trattamento e trasformazione della posidonia nella zona industriale di San Marco, purtroppo ad oggi non è ancora operativo ed è, quindi, necessario intervenire con celerità alla rimozione di quanto stoccato nei nostri litorali” sottolinea Tavera.
“Riteniamo che la situazione in cui versa la spiaggia di Punta Negra, utilizzata come sito di stoccaggio, non possa più essere tollerata. Parliamo di una spiaggia che da anni non è più accessibile e fruibile poiché gli accumuli della posidonia hanno ormai cancellato sia l’arenile che l’area antistante. Punta Negra era la spiaggia frequentata dai residenti di Fertilia e dagli ospiti dell’hotel Punta Negra: oggi sia ai residenti che agli ospiti della struttura ricettiva è precluso l’utilizzo di quel tratto di litorale” denuncia l’esponente sardista.
“La stagione turistica è ormai alle porte ed è necessario che si avvii al più presto una forte azione di rimozione delle alghe e pulizia dei litorali al fine di evitare che, già nel periodo pasquale, quando le spiagge sono frequentate dai nostri concittadini e dai primi turisti, gli stessi trovino le spiagge occupate dai mezzi utilizzati per la rimozione delle alghe. Auspichiamo, pertanto, che l’amministrazione comunale si attivi immediatamente al fine di evitare gli inconvenienti che si ripetono ogni anno e che non sono degni di una
località che vuole vivere di turismo” conclude Tavera.