Il Rimborso dell’IMU sulla prima casa può divenire realtà

Diverse associazioni di categoria stanno denunciando l’incostituzionalità dell’IMU sulla prima casa. Infatti l’IMU viola gli articoli 3, 47 e 53 della Costituzione, in ragione del meccanismo applicativo con cui e’ stata congegnata dal Decreto Legge n.201/2011. L’IMU è un’imposta patrimoniale permanente (sarebbe sufficiente questa circostanza per considerarla incostituzionale) che adotta una base imponibile, determinata da valori immobiliari che sono stati rivalutati all’improvviso, in forma lineare, senza alcun collegamento con i valori economici reali sottostanti (i prezzi degli immobili scendono, ma il debito di imposta resta sempre uguale !), senza flessibilità, senza alcuna correlazione con il reddito complessivo del contribuente.

Per questi fondamentali motivi, l’IMU viola i principi costituzionali di capacita’ contributiva e di eguaglianza tra i cittadini. Pensate alle assurde conseguenze del meccanismo di applicazione dell’IMU sulla prima casa! A parità’ di presupposto di imposta – ad esempio uno stesso tipo di immobile – ci sarà chi lo può conservare perché ha altri redditi sufficienti per pagare l’IMU, mentre ci sarà chi e’ costretto a venderlo, perché non ha altri redditi con cui pagare l’IMU. Dal punto di vista della legittimità costituzionale, si tratta di un effetto assolutamente paradossale. La Costituzione infatti favorisce l’accesso alla “proprietà dell’abitazione” e “tutela il risparmio”.

Tanto premesso, il contribuente deve presentare istanza di rimborso dell’IMU versata al comune nell’anno d’imposta 2012, allegando alla domanda i bollettini di pagamento. Decorsi 90 giorni dalla proposizione della istanza di rimborso, in caso di mancata risposta da parte del Comune, sarà possibile proporre ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale competente, evidenziando le ragioni di incostituzionalità dell’IMU e chiedendo la remissione degli atti alla Corte Costituzionale. Laddove la Corte Costituzionale dovesse dichiarare l’incostituzionalità dell’IMU, in violazione degli articoli 3, 47 e 53 della Costituzione, a beneficiarne sarebbero tutti i contribuenti, che avrebbero di conseguenza diritto al rimborso dell’IMU versata nell’anno 2012.

Cliccando qui http://www.algheroeco.com/images/banners/Istanza_rimborso_imu.pdf potrete scaricare il modulo per la richiesta del rimborso da completare con i vostri dati ed inviare tramite raccomandata A/R al Servizio Tributi del comune di appartenenza.

In seguito, le norme della Costituzione violate dall’IMU.

Art. 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 47 della Costituzione: La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Art. 53 della Costituzione: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. La nostra “Logora Costituzione” seppure spesso definita antiquata dovrebbe essere la base del nostro ordinamento giuridico, soprattutto per noi vessati cittadini.

Una citazione del Dalai Lama mi pare d’obbligo “Non c’è oppressione che possa, alla lunga, vincere sul diritto e la giustizia” .

19 Febbraio 2013