“Il servizio di Radioterapia dell’AOU di Sassari è al collasso”
Il sindacato FSI denuncia la grave situazione all’Assessore regionale alla Sanità e chiede interventi urgenti
“Il servizio di Radioterapia dell’AOU di Sassari è al collasso. E’ l’ennesima situazione di sbando nella quale versano alcuni reparti dell’azienda nell’indifferenza dei vertici che invece di provvedere con urgenza a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria per i pazienti e la qualità del lavoro dei dipendenti , pensano a ben altre cose dimenticandosi del vero ruolo del sistema sanitario sassarese. Chiediamo quindi interventi immediati o attueremo forse più incisive e determinate di protesta”, dichiara la Segretaria territoriale dell’FSI Mariangela Campus.
L’FSI ha inviato una dura lettera all’Assessore regionale alla Sanità, al Commissario Straordinario dell’AOU di Sassari, al Magnifico Rettore e al Responsabile del dipartimento di Scienze Radiologiche dell’AOU denunciando la difficile situazione dovuta alla cronica carenza di organico di un servizio, unico del Nord Sardegna, che copre un bacino di utenza che comprende un territorio che va da Olbia a Oristano.
“I TSRM in servizio sono solo 6 di cui uno con scadenza del contratto a giugno 2016 e due titolari di Legge 104, si è quindi molto al di sotto degli standard previsti dalla normativa che prevede che vi siano due TSRM per ogni medico. Tale rapporto non è rispettato con gravi disagi per dipendenti e utenti: i medici sono 5 e i TSRM dovrebbero essere ben 10. Tale esiguità di organico – prosegue la lettera – costringe gli attuali tecnici ad avere pesanti carichi di lavoro aggiuntivi e ad operare in uno stato di tensione continua. Se i macchinari funzionano regolarmente, si trattano in media 60 utenti al giorno; ma nei casi in cui vi è un blocco dei macchinari o vi sono pazienti che non collaborano – trattandosi di pazienti oncologici in condizioni psicofisiche precarie – oppure intervengono complicazioni sui singoli trattamenti, il lavoro va ben oltre l’orario consueto e si prosegue fino ad ultimare tutti i trattamenti, senza orario”.
“Il personale inoltre presta servizio in locali che presentano serie problematiche ambientali dovute a strutture oramai obsolete dove spesso avvengono blocchi di condizionatori, perdite d’acqua, problemi di scarsa umidità: in sostanza, l’ambiente generale non rispecchia appieno le caratteristiche relative alla salute negli ambienti di lavoro come previsto dalle norme riferite alla legge 81/ 08 sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. Inoltre, se i lavoratori avessero bisogno di un periodo di ferie o malattia, il servizio sarebbe scoperto di unità fondamentali e si genererebbe il caos all’interno del servizio perché questa eventuale diminuzione di organico porterebbe al drastico calo dei trattamenti e alla mancata fornitura di servizi indispensabili per quel particolare tipo utenza”.
“Si ha a che fare con pazienti oncologici di tutto il nord Sardegna ed è bene ribadire che nell’isola esistono solo tre strutture radioterapiche. Pertanto, si richiede un celere intervento per risolvere le situazioni sopra descritte con soli due tecnici in più si eviterebbe la migrazione dei pazienti verso altre regioni con un notevole risparmio per l’Azienda ed enormi benefici per i cittadini e i pazienti” conclude la Segretaria territoriale dell’FSI Mariangela Campus.