Il “Sieff in tour” 2013 fa tappa a Oristano
Anche quest’anno l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (ISRE), rinnova l’appuntamento con il SIEFF in tour, il festival itinerante di cinema dedicato ai film in concorso alla scorsa edizione della rassegna internazionale del film etnografico.
La prima tappa del tour è in programma a Oristano il 18 e il 19 marzo alle 18.30, nella sala del Centro servizi culturali U.N.L.A., in via Carpaccio 9. Successivamente sarà la volta di Alghero, Cagliari e Nuoro. L’ingresso in tutte le sedi sarà gratuito. Il tour, al pari del videoworkshop biennale e del concorso AviSa, si inserisce tra le attività di promozione dell’antropologia visuale quale strumento essenziale per lo studio, la ricerca e il dialogo con le culture di tutto il mondo, una prerogativa dell’Istituto da ormai tre decenni.
La rassegna dell’ISRE si tiene a Nuoro ogni due anni e rappresenta una delle rare occasioni in Italia nelle quali sia possibile assistere alle più significative produzioni internazionali del cinema etnografico. La manifestazione, nata nel 1982, ha assunto dal 2006 la denominazione di SIEFF – Sardinia International Ethnographic Film Festival, abbandonando la sua tradizionale caratterizzazione monotematica e incentrando il suo programma su una selezione di film caratterizzati da una prospettiva etnoantropologica e attenti all’introduzione di elementi di innovazione nella struttura narrativa.
La passata edizione ha celebrato i trent’anni del festival presentando un programma costituito da film provenienti da diverse parti del mondo. Una giuria internazionale ha poi assegnato il premio “Grazia Deledda” per il miglior film a “The Boy Mir – Ten Years in Afghanistan” di Phil Grabsky, il premio per il film più innovativo è invece andato a “Il passo dei misteri di Nanni Angeli e Paolo Angeli”, mentre il miglior film di autore sardo è stato “Francilene – storia di una quebradeira” di Stefania Donaera. “Tea or Electricity” di Jérome La Maire è stato infine premiato come miglior film prodotto e ambientato in paesi del Mediterraneo. Due menzioni speciali sono andate ai film “Bitter Roots – The end of Kalahari myth” di Adrian Strong e “Il cineasta è un atleta – Conversazione con Vittorio De Seta di Vincent Sorrell e Barbara Vey”.