Il sottosegretario: “In Italia si mangia male”. E gli chef le fanno la guerra
Lo sapevate che in Italia si mangia male? Se no, vi informiamo che così la pensa il sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni: “In Italia si è smesso da tempo di mangiare bene, purtroppo. Siamo corsi dietro alle mode, ai francesi, allontanandoci dalla nostra idea di cucina”. La dichiarazione del sottosegretario non è passata inosservata. Se voleva creare un patatrac ci è riuscita benissimo, tant’è vero che Massimo Alajmo, uno dei più apprezzati chef italiani, ha chiesto a Enrico Letta di intervenire: “Leggo incredulo la dichiarazione fatta dal Sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Carla Anna Borletti Dell’Acqua in Buitoni – scrive in una sorta di lettera aperta -. Tale dichiarazione fatta da chi ci dovrebbe rappresentare è la dimostrazione che sia la persona sbagliata nel posto sbagliato. La cultura è il bene più prezioso del nostro Paese e, la cucina italiana ne è parte oltre ad essere una delle motivazioni principali per la scelta di un viaggio in Italia. Il turismo in Italia è la risorsa principale del Paese, l’unica che se ben supportata può creare posti di lavoro perché non automatizzabile e non industrializzabile”.
Ma è tutto il mondo della ristorazione italiana ad essere sceso sul piede di guerra e, sul nuovo numero di Panorama, i commenti dei cuochi nostrani sono talvolta sferzanti. Il più pacato è il cuoco considerato da molti il migliore d’Italia, Massimo Bottura dell’Osteria Francescana: “Mai come in questo momento gli interpreti della cucina italiana esprimono un’identità nazionale. Sarebbe ora, anziché mancare di rispetto, di riconoscere il potenziale che avrebbe per il Paese un più stretto rapporto tra cucina, turismo e cultura”.
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