Il timone alle donne
Primo test riuscito per la doppia preferenza di genere che ha aiutato le donne a esser elette nelle 6 amministrazioni comunali che in Sardegna hanno beneficiato della nuova normativa sulla doppia indicazione del voto sulla scheda. Riprendendo i dati in possesso al pd sardo e confrontandoli con il 2008, la presenza delle quote rosa a Iglesias, Maracalagonis, Decimomannu, Cabras e Macomer, si è praticamente triplicata, passando dal 10, 1% al 34, 2 %. La norma , legge n 215 del 23 Novembre, è stata introdotta per rispondere alla scarsa rapprese delle donne negli enti pubblici, ntazione, volta a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali, e che ha cambiato la normativa per l’elezione dei consigli comunali.
La legge inoltre prevede la cosiddetta ” quota di lista” , che fa sì che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in lista per oltre due terzi del totale dei candidati. Nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi; peraltro, solo nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, il mancato rispetto della quota può determinare la decadenza della lista. I risultati elettorali evidenziano almeno un dato fortemente positivo per la politica: lo strumento della doppia preferenza di genere, cioè la possibilità di votare un uomo e una donna, che è stato apprezzato dagli elettori e che diventa uno strumento di maggiore elasticità e compatibilità tra i due sessi. Sarà anche un banco di prova per le donne; una riforma che le stesse hanno voluto con forza e che ora darà modo al gentil sesso di dimostrare la propria preparazione e capacità in materia amministrativa. Se di capacità amministrativa parliamo è chiaro che a dimostrarla dovranno essere oggi entrambi i sessi.