“Immigrati, situazione intollerabile. Lo stato pensi prima agli italiani”
L'opinione del consigliere regionale Marcello Orrù
Solo chi non si cala nella realtà quotidiana dei nostri territori e delle nostre città, dei nostri paesi, può indignarsi dinnanzi alle legittime e crescenti proteste dei cittadini dinnanzi alla notizia dell’arrivo di una quarantina di immigrati ad Alghero dove saranno ospitati in un hotel cittadino. Stiamo vivendo un periodo durissimo dove tanti nostri concittadini non riescono a sbarcare il lunario, non hanno lavoro e sono costretti a chiedere il pane alla Caritas o alle parrocchie che, in silenzio, fanno ogni giorno un lavoro immane per aiutare le persone in difficoltà. Ci sono padri di famiglia che non ce la fanno più. Anche se da qualche parte c’è chi sempre vuole chiudere gli occhi dinnanzi ai gravissimi problemi sociali c’è una verità: il territorio è alla fame. E allora come stupirsi dinnanzi al quotidiano arrivo nelle nostre città di stranieri a cui viene dato vitto e alloggio in strutture dotate di ogni confort al costo di 33 euro al giorno a testa. Tale cifra avrebbe fatto comodo a tanti nostri concittadini che oggi non ce la fanno più. E’ troppo semplice accusare di intolleranza o razzismo chi protesta. Io ritengo invece che le proteste siano pienamente condivisibili. E’ inaccettabile che lo Stato garantisca agli immigrati quello che non garantisce ai nostri concittadini. Ed è intollerabile che per giustificare quanto sta accadendo si dica “è l’Europa che lo impone”. E’ proprio qui il punto. E’ un’ Europa che non ci piace, è un’ Europa che rema contro gli interessi dell’Italia, Non se ne può più di questa Europa che non è altro che un agglomerato di poteri che fa gli interessi dei grandi potentati e schiaffeggia ogni giorno gli italiani. Un’ Europa diversa da quella che volevamo, un’ Europa che ci lascia soli nella battaglia contro l’immigrazione clandestina, che ci lascia soli per il caso dei due marò e dell’ambasciatore Bosio, che rischiano pene altissime in paesi stranieri, da innocenti, solo per aver servito l’Italia, l’Europa dell’euro che ha distrutto al nostra economia, l’Europa che ci vuole obbligare a rinnegare i nostri valori in primis quello della difesa della famiglia tradizionale. Un’ Europa che si rassomiglia sempre di più all’Eurabia descritta perfettamente da Oriana Fallaci nei suoi libri che oggi appaiono vere e proprie profezie. Un’Europa che cerca di affossare la grande tradizione e le origini cristiane del vecchio continente, che vuole annullare le differenze e le autonomie locali, le tradizioni e i costumi dei territori. Non possiamo non ribellarci a questo percorso che in pochi anni porterà all’affossamento del nostro Paese. Non deve prevalere la rassegnazione: è necessario lanciare una esaltante sfida di popolo, un’onda popolare a difesa dei valori, della tradizione, dell’Italia contro l’Europa dei poteri forti che ogni giorno calpesta le nostre identità nazionali e locali. Deve prevalere un principio: l’Italia pensi prima agli italiani.