Impianto trattamento posidonia a San Marco, via libera dalla regione
Avanti con il progetto dell’impianto di trattamento della posidonia a San Marco. Via della Regione, si accorciano i tempi per l’inizio dei lavori.
L’obbiettivo di una miglior gestione ambientale della posidonia spiaggiata in esubero lungo il litorale del Comune di Alghero, al centro dell’accordo tra Comune, Provincia di Sassari e Consorzio Industriale provinciale, segna una importante tappa verso la realizzazione dell’impianto nella zona industriale di San Marco. Arriva anche il pronunciamento sulla Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Sardegna, che di fatto spiana la strada verso l’inizio delle opere nei terreni dove si dovrà realizzare l’impianto di trattamento della posidonia proveniente dalla pulizia degli arenili e delle terre di spazzamento, con tecnologia soil-washing. Dopo il via libera della Regione, formalizzato nella delibera di Giunta del 14 luglio scorso, si attende ora quello della Provincia di Sassari per consentire all’impresa aggiudicataria delle opere bandite dal Consorzio Industriale di iniziare i lavori. Nasce il polo di trattamento della posidonia, una soluzione messa tra le priorità dell’Amministrazione Conoci, per la cui realizzazione il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari ha già aggiudicato le opere.
“Una delle problematiche alle quali abbiamo riposto il nostro impegno e ora, passo dopo passo, ci si avvicina alla tanto attesa soluzione. L’obbiettivo è quello di mettere fine ad un problema che in passato ha danneggiato e non poco l’immagine di Alghero sul quale interveniamo grazie alla sinergia con Provincia, Regione e Consorzio” – commenta il Sindaco Mario Conoci. “Un passo decisivo verso un progetto innovativo che servirà l’intero territorio algherese – aggiunge l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis – e che sicuramente avanti senza facili spot o semplicistici slogan”. L’investimento programmato dal Consorzio Industriale è infatti strategico per il Nord Sardegna non solo per la posidonia ma anche per il trattamento delle terre di spazzamento. Il progetto frutto della collaborazione istituzionale è stato inoltre candidato tra i progetti finanziabili anche con il PNRR.