In Italia ci sono 3 milioni di lavoratori inattivi. Sono a casa, ma non cercano

Tra disoccupati ufficiali, inattivi disponibili a lavorare e sottoccupati part time, in Italia le persone ai margini del mercato del lavoro sono circa 6,4 milioni. Le cifre sono state rese note dall’Istat (Indicatori complementari al tasso di disoccupazione per il 2012), e arrivano a stretto giro dall’allarme lanciato dalla Bce in merito al tasso di disoccupazione “che ha raggiunto livelli senza precedenti alla fine del 2012″ nell’Eurozona. Che i senza lavoro siano in crescita, lo sottolinea pure l’istituto di ricerca italiano: in Italia negli ultimi 5 anni, i disoccupati sono passati da 1 milione e 506 mila del 2007 a 2 milioni 744 mila del 2012, con una crescita pari a un milione e 238mila. A questo aumento esponenziale, precisa l’Istat, va aggiunto che salgono anche le forze lavoro potenziali (+403mila).

Nel 2012 gli inattivi sono quasi 3 milioni – Altro dato negativo è quello che arriva in riferimento a coloro che si dicono disposti a lavorare ma nelle ultime quattro settimane non hanno fatto nulla per cercare un’occupazione. Gli inattivi in Italia sono più numerosi dei disoccupati ufficiali (quasi tre milioni contro circa 2,7 milioni), contrariamente alla media europea che mostra un andamento opposto. Hanno infatti raggiunto quota 2 milioni e 975mila, cioè il 2,7% in più rispetto a un anno fa, secondo i dati Istat. All’interno di questo gruppo di inattivi italiani ci sono i cosiddetti scoraggiati, cioè coloro che dichiarano di non aver cercato lavoro perché convinti di non poterlo trovare: sono 1,3 milioni, 43% del totale.

Gli inattivi “choosy” – Altro indicatore significativo riguarda gli inattivi che invece una occupazione la cercano, ma non sono disponibili ad accettare qualsiasi lavoro (111.000 nel 2012). La somma degli inattivi disponibili a lavorare – che comprende gli scoraggiati – e degli inattivi che cercano ma non sono disponibili ad ogni costo rappresenta le forze di lavoro potenziali che, nel 2012, ammontano a 3,086 milioni di persone. Il terzo indicatore per capire quanti italiani siano oggi ai margini del mercato del lavoro, è quello dei sottoccupati part time che, sempre nel 2012, sono 605.000, 154.000 in più rispetto al 2011 (+34,1%).

Tratto da www.fanpage.it ©

11 Aprile 2013