Incendio al poligono militare di Capo Frasca, la Difesa minimizza

L’ira del Governatore Pigliaru al quale hanno nascosto l’entità dei danni al territorio facendo passare come un piccolo incendio la distruzione di 25 ettari di macchia mediterranea

Il grosso incendio scoppiato ieri pomeriggio nell’area d’insediamento del poligono militare di Capo Frasca ha mandato su tutte le furie il Governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru che, in una nota stampa diramata nella serata di giovedì, ha messo in evidenza il proprio disappunto per non essere stato avvertito ufficialmente dell’accaduto e del comportamento ambiguo del Ministero della Difesa che, interpellato per conoscere l’entità dei danni al territorio, ha minimizzato il fatto, ridimensionandolo ad un piccolo incendio di lieve entità. La verità, asserisce il Presidente Pigliaru è che, invece, sono andati bruciati 25 ettari di macchia mediterranea, patrimonio dei sardi. Le notizie di questi “fatti inconcepibili” sono giunte dagli uomini del corpo forestale, chiamati a spegnere le fiamme e limitarne il danno. Durante l’esercitazione militare, nella quale è esplosa anche una bomba, l’incendio innescato da un proiettile è durato almeno quattro ore, dopo che nella giornata del 3 settembre le fiamme avevano divorato un altro ettaro di territorio sempre all’interno del perimetro del poligono. Pigliaru ha ordinato un’intensificazione nel monitoraggio dei territori adiacenti i diversi poligoni militari presenti in Sardegna, chiedendo al Ministero della Difesa la presenza sull’isola di osservatori ambientali indipendenti, nonché l’allungamento del periodo di pausa nelle esercitazioni dal primo di giugno fino al 30 settembre, soprattutto a Capo Frasca dove il periodo di inattività si limita ai soli mesi di luglio e agosto.

nella foto: il radar militare di Capo Frasca

redazione, 5 Settembre 2014