Incendio Mugoni, obbiettivo bonifica

Questa mattina ad Alghero si è svolta la conferenza di servizi per le operazioni di messa in sicurezza e bonifica delle aree attraversate dall'incendio nella Baia di Porto Conte. Primi interventi necessari per la tempestiva messa in sicurezza già allo studio: recinzione delle aree, probabile installazione di reti di captazione delle acque e predisposizione di idonee barriere impermeabili al fine di evitare il dilavamento di potenziali sostanze inquinanti.

Messa in sicurezza delle aree interessate dall’incendio, caratterizzazione dei materiali presenti e bonifica. Questi i temi in discussione nella conferenza di servizi svoltasi questa mattina a Sant’Anna, alla presenza del sindaco Mario Bruno e dei responsabili di tutti gli uffici a vario titolo competenti sulle aree di Mugoni, nei giorni scorsi percorse dall’incendio doloso che ha interessato un’ampia zona verde e distrutto alcuni insediamenti gravati da provvedimenti di sequestro.

Riunione che segue l’incontro di ieri a Cagliari tra il sindaco, l’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano, e il direttore generale. Procedure rese complesse dalle particolari condizioni dei terreni, dalla quantità di rifiuti da asportare e dalla potenziale contaminazione del suolo. «Tutti passaggi che troveranno la collaborazione dei magistrati titolari dei procedimenti giudiziari tutt’ora in corso» – ha confermato il sindaco di Alghero che nei giorni scorsi ha informato i competenti uffici giudiziari sullo stato dei luoghi e sulle operazioni urgenti da effettuare.

Assessorato regionale all’Ambiente, Corpo Forestale, Ente Foreste, Arpas, Vigili del fuoco, Asl, Provincia di Sassari, Parco Regionale di Porto Conte, Polizia locale e tecnici comunali dell’ufficio Ambiente hanno concordato le misure urgenti da attuare, in attesa della definitiva quantificazione delle risorse da utilizzare e della definizione delle procedure autorizzative da seguire. Già effettuati i primi campionamenti da parte dei tecnici dell’Arpas per caratterizzare e certificare il grado d’inquinamento, mentre si procederà nei prossimi giorni alla preliminare rimozione dei materiali facilmente asportabili presenti il loco.

Primi interventi necessari per la tempestiva messa in sicurezza già allo studio: recinzione delle aree, probabile installazione di reti di captazione delle acque e predisposizione di idonee barriere impermeabili al fine di evitare il dilavamento di potenziali sostanze inquinanti. Parallelamente si procederà alla quantificazione delle operazioni di bonifica che riguarderanno un’area di circa cinque ettari.

24 Settembre 2015