Inchiesta calcio scommesse, Capitani: «sono sereno, nulla da temere»
Il presidente della Sef Torres interviene in merito all'inchiesta sul calcioscommesse che vede in parte coinvolta la società rossublù
In merito all’ultima inchiesta sul calcioscommesse che vede in parte coinvolta la Sef Torres, è intervenuto il presidente della Società rossoblù Domenico Capitani: «Ho ricevuto un avviso di garanzia rispetto all’inchiesta su illecito sportivo ma sul piano personale non ho assolutamente nulla da temere perché nulla ho fatto. Sono nello stesso modo convintodell’integrità del nostro ex tecnico, Massimo Costantino, sul quale metto la mano sul fuoco.Per quanto riguarda l’ex direttore, Enzo Nucifora, confido che le sua situazione venga chiarita al più presto e non ho motivi di pensare che possa in alcun modo aver determinato i risultati delle tre partite già oggetto di indagini della Procura federale e per le quali la Torres era stata già ascoltata a tempo debito».
«Parliamo della gara vinta in casa 4-0 con la Pro Patria, – spiega Capitani in una nota – della sconfitta per 3-0 contro il Monza e di una gara di Coppa Italia contro il Pisa per la quale lo staff tecnico aveva deciso, per motivi legati alla distanza del ritiro, di far giocare molti ragazzi della Berretti arrivati dalla Sardegna. In quest’ultima occasione tutti sapevano di questa circostanza e d’altronde era già successo l’anno prima, contro il Frosinone, quando perdemmo 5-1 con la squadra di ragazzi. E in estate, ancora in Coppa Italia, abbiamo affrontato e vinto con l’Aversa Normanna in versione Juniores. Una scelta, quella di far giocare i giovani, legata spesso alle distanze e all’esborso di spese rappresentate per noi dalla Coppa. I risultati spesso sono scontati ma, forse, certe gare non è nemmeno il caso di quotarle. Ribadisco – conclude il presidente della Torres – che non c’è alcuna preoccupazione da parte mia legata a comportamenti illeciti dei tesserati della Sef Torres e auspico che tutto venga chiarito nelle sedi opportune».