Inclusione sociale, 350 milioni di euro per il 2016
La delibera approvata dalla giunta Pigliaru riunisce tutti gli interventi che la Regione mette in campo con i vari assessorati coinvolti
Oltre 350 milioni di euro – 950 nel triennio – per la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale. È la dotazione finanziaria della delibera “Una società inclusiva”, approvata dalla Giunta regionale nella sua ultima riunione e presentata oggi dal presidente Pigliaru, insieme agli assessori Luigi Arru (Sanità) e Virginia Mura (Lavoro). Il documento, adottato con il metodo della Programmazione unitaria 2014-2020 (Programma di intervento 7 – Inclusione Sociale), riunisce tutti gli interventi che la Regione mette in campo con i vari assessorati coinvolti: Programmazione e Bilancio, Lavoro e Formazione, Agricoltura e riforma agropastorale, Sanità e Politiche sociali, Pubblica Istruzione e Lavori Pubblici. Le risorse sono per la maggior parte di provenienza regionale (237,8 milioni), a seguire statali (59,4 milioni) ed europee (53,5 milioni).
L’incontro con i giornalisti si è focalizzato anche su un secondo provvedimento adottato dall’esecutivo, connesso con il tema dell’inclusione sociale: il “Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati”. Il documento, che affronta in modo organico le problematiche connesse con il fenomeno, è frutto anch’esso di un lavoro congiunto di tutti i settori dell’amministrazione regionale coinvolti, coordinati da Angela Quaquero, delegata del Presidente per le questioni relative ai migranti.
“La Regione sta facendo tanto per sostenere le persone in difficoltà strutturale o temporanea – ha detto il Presidente Pigliaru – con politiche attive e passive di inclusione. Tutti questi strumenti ora verranno articolati e coordinati, con un approccio diverso e condiviso con la nostra maggioranza”.
“Gli assessorati del Lavoro e della Pubblica istruzione hanno già messo in campo importanti interventi finalizzati all’inclusione lavorativa delle fasce più deboli – ha aggiunto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – e tanto è stato fatto per mettere in piedi una rete di sostegno a persone in difficoltà e alle persone disabili, favorendo ambienti di lavoro adatti per loro. Con la Programmazione unitaria, coordiniamo le azioni, con piani personalizzati e integrati”.
“È importante – ha aggiunto l’assessore della Sanità, Luigi Arru – conoscere gli interventi messi in campo dai diversi Assessorati, avere contezza delle diverse misure e della loro efficacia, sviluppare indicatori per capire come recuperare una persona in difficoltà e aiutarla a evolvere. Questa nuova impostazione di lavoro integrato ci consente di abbandonare un modello, quello assistenzialista, e puntare su un welfare generativo, di scambio”.