Incontro Mercati Civici, proposta per il rilancio
I promotori dell'iniziativa, svoltasi circa un mese fa, hanno consegnato una precisa idea di progetto all'Amministrazione Comunale, ai consiglieri di maggioranza e minoranza, agli operatori dei mercati, ai componenti della Consulta Sviluppo Economico, ai comitati dei quartieri e a diverse associazioni e aziende del territorio
Venerdì 17 febbraio si è svolto l’incontro pubblico “Mercati Civici. Rilanciare un patrimonio collettivo”, promosso da un gruppo di soggetti – cittadini attivi, associazioni di categoria, associazioni di imprese, comitati del territorio – che hanno voluto dare un contributo concreto al dibattito sul tema del futuro dei nostri mercati rionali coperti, per valutare le diverse idee in campo e per arrivare ad elaborare una proposta ragionata e argomentata. Dall’incontro è scaturita una precisa idea di progetto che è già stata messa all’attenzione dell’Amministrazione comunale, dei consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza, delle associazioni cittadine, dei comitati di quartiere. L’incontro ha visto una forte partecipazione da parte della cittadinanza, ed è stato animato da numerosi interventi e dalla presenza di molti operatori dei mercati.
«Era presente anche l’assessora allo Sviluppo Economico e Attività Produttive Ornella Piras, che ringraziamo» – si legge in una nota a firma di Gianfranca Pirisi – Presidente Consorzio degli Agriturismi, Mario Piras – Presidente provinciale Confartigianato, Domenico Panfili – Presidente del CCN Al centro storico, Sergio Melis – Presidente Impegno Rurale, Daniele Dore – Presidente Comitato Zonale Nurra e Natacha Lampis – Ex amministratrice pubblica e cittadina attiva. Nel corso dell’incontro sono state valutate le varie alternative, sapendo che uno dei nodi centrali del dibattito è quello tra chi intende ridurli, accorpando il mercato ortofrutta di via Sassari con quello dell’ittico di via Cagliari, con l’idea di destinare lo spazio liberato dall’ortofrutta a manifestazioni ed eventi, e chi al contrario vuole mantenere entrambi gli spazi, con l’idea non solo di tutelare ma di rilanciare i nostri mercati rionali coperti, restituendo loro il ruolo di riferimento nella vita economica e sociale dei nostri quartieri e della città».
Dal confronto tra i presenti è emersa una posizione molto precisa che poggia sulle seguenti considerazioni. «La prima riguarda la filiera agroalimentare. Agricoltura, pesca e trasformazione dei prodotti rappresentano opportunità concrete per il rilancio della nostra economia locale. Occorre però avere una visione strategica complessiva. I mercati civici sono uno dei tasselli di questa visione, perché in grado di fornire un ideale sbocco commerciale a questi comparti. La seconda considerazione è quella che fa rilevare quanto i mercati rionali svolgano una indispensabile funzione propulsiva per i commerci del quartiere nel quale sono insediati. Lo abbiamo visto con il mercato di Sant’Agostino, la cui chiusura ha prodotto un grave indebolimento in termini di vitalità economica e sociale del quartiere».
«E ancora, il tema del cibo è oggi strettamente legato al turismo. Ora, per cogliere appieno tutte le opportunità che questa tendenza porta con sé, occorre che i luoghi del cibo vengano incrementati e valorizzati, creando spazi in cui dare protagonismo alla buona alimentazione e al food del territorio. Un’ulteriore analisi riguarda il tema dell’occupazione che nella nostra città presenta dati drammatici. Da questo punto di vista i mercati civici rappresentano una reale e concreta opportunità di creazione di nuovi posti di lavoro da cogliere appieno Infine, come considerazione finale, è fondamentale ricordare che i mercati rionali sono luoghi che appartengono alla collettività, sono custodi della nostra identità, raccontano la nostra tradizione e cultura».
«Per tutti questi motivi siamo convinti – questo è emerso come esito dell’incontro – che i mercati civici sono un patrimonio prezioso e irrinunciabile della nostra città. Per questo devono essere tutelati e rilanciati, per questo non possono essere “amputati” per destinare parte degli spazi ad altre funzioni. A quali funzioni poi? A chi da tempo tenta di “scippare” lo spazio del mercato ortofrutta per consegnarlo all’organizzazione di eventi, iniziative culturali e spettacoli diciamo che il vero evento sono i mercati! Essi sono già per loro natura un grande, potente e suggestivo evento culturale. È però innegabile che attualmente i nostri mercati stiano vivendo una grave crisi. C’è bisogno di dare loro una seconda vita. Occorre ripensarne il ruolo, in un’ottica di spazi polifunzionali e di integrazione tra commercio, artigianato, servizi di quartiere e aggregazione sociale».
«Una nuova vita – proseguono – che punti sulla diversificazione dell’offerta, sull’ampliamento delle categorie merceologiche e sul prolungamento degli orari di apertura, su nuovi modelli di gestione e organizzazione in cui gli operatori siano coinvolti e resi responsabili, su nuovi strumenti di comunicazione e promozione. Che configuri i nostri mercati civici come snodi di distribuzione della filiera corta agricola e ittica, capaci di offrire prodotti di qualità a prezzi accessibili; come luoghi capaci di dialogare con il sistema commerciale del quartiere nel quale sono collocati e di offrire un’esperienza emozionale a visitatori e turisti, permettendogli di immergersi nella conoscenza dei valori storici, sociali e culturali del nostro territorio».
«Noi siamo certi che un sistema mercatale moderno e innovativo così concepito è in grado di generare sviluppo, occupazione e attrattività per la nostra città. Per arrivare a questi risultati occorre però costruire un progetto forte, concreto e credibile, e che possa contare su risorse economiche certe e su una programmazione precisa. Su questo l’assessora Ornella Piras si è detta d’accordo e disponibile a mettersi a lavorare, avendo dichiarato la sua piena adesione alla nostra proposta di rilancio. Un progetto che sappia attrarre all’interno dei mercati coperti imprese qualificate e progetti imprenditoriali innovativi. Per questo motivo abbiamo delle forti perplessità rispetto al percorso individuato dall’Amministrazione comunale che sceglie di partire con un avviso pubblico per indagare l’interesse da parte delle imprese cittadine all’insediamento dentro gli attuali mercati».
«Noi riteniamo questa strada non corretta – questo abbiamo detto all’assessora Piras nel corso dell’incontro – perché per attirare nel mercato civico le imprese più strutturate e innovative (pensiamo ad esempio alle nostre importanti aziende vinicole e olivicole), occorre presentarsi con un progetto di rilancio. Quindi, prima la chiarezza del progetto e poi la ricerca delle imprese. E occorre lavorare In una logica di ascolto della città e di creazione di alleanze sociali prima che politiche, ad esempio istituendo un gruppo di lavoro a sostegno dell’attività dell’amministrazione comunale. È quello che abbiamo detto all’assessora Ornella Piras nel corso dell’incontro, chiedendo anche all’Amministrazione Comunale di fare subito un primo passo in questa direzione: riaprire il mercato dell’ortofrutta di via Cagliari e riconsegnarlo agli operatori».
«E mentre si lavora per costruire un progetto di rilancio, non si sta certamente fermi. Fin da subito è possibile fare alcune cose. Ad esempio accogliere in forma temporanea le richieste di insediamento già depositate, studiare un sistema che incentivi i cittadini ad andare ad acquistare ai mercati, ad esempio facendo leva su sconti per i parcheggi situati intorno alle strutture o attivando un sistema di gadget. Un’altra cosa è quella di procedere immediatamente all’allargamento dello scarico merci di via Genova, che tanti problemi crea agli operatori, far partire finalmente un sistema efficiente di gestione dei rifiuti. Insomma, ci sembra che i livelli di lavoro possano essere due, uno che riguarda il qui ed ora, e l’altro che costruisce la prospettiva, avendo chiaro che i nostri mercati rionali sono una ricchezza che non dobbiamo perdere, non esiste nessun valido motivo per farlo» – concludono.