Infermieri, diritto allo studio negato senza laurea magistrale
Il Segretario Territoriale Nursing Up Regione Sardegna, Alessandro Nasone, scrive una lettera aperta per denunciare la mancata apertura di un corso di Laurea Magistrale in Infermieristica in Sardegna.
Anche per quest’anno accademico l’istruzione superiore e specialistica per gli infermieri sardi non è un diritto ma un lusso. Evidentemente nelle alte sfere si ritiene che una laurea in Infermieristica di tre anni basti ed avanzi per gli infermieri sardi. Viene da chiedersi perché lo stesso ragionamento non valga per gli studenti che scelgono altre aree di studio, per le quali possono ambire ai più alti titoli previsti dall’ordinamento accademico.
In Sardegna centinaia di laureati in Infermieristica degli Atenei di Sassari e Cagliari, per il prossimo Anno Accademico devono rinunciare al sacrosanto diritto di proseguire il proprio percorso formativo perché entrambi gli Atenei non hanno richiesto l’apertura del corso di Laurea Specialistica.
E tutto questo a fronte di una riforma che consentirebbe agli Infermieri di accedere anche a cicli di Dottorato e alla Docenza Universitaria, come avviene quasi ovunque nel mondo, tutto ciò in barba alla tanto decantata riforma delle competenze infermieristiche , il famoso comma 566 della legge 23 dicembre 2014 n 190 che non fa altro che dare gambe a vari accordi stato – regioni i quali ridisegnano per la figura infermieristica con più competenze e con un ruolo sempre più specialistico. Un Infermiere moderno , formato e specializzato che può essere utilissimo ad una Regione come la Sardegna restia ai cambiamenti , ma che ha bisogno di cambiare il proprio approccio verso la sanità pubblica; una sanità che deve mettere sullo stesso piano , anche finanziario, il territorio e l’ospedale ; un territorio che se ben organizzato potrebbe realmente aiutare l’ospedale a riprendersi il ruolo che il legislatore ha sempre disegnato, quelle della cura degli acuti. In questi nuovi e possibili scenari la figura dell’infermiere deve essere ridisegnata assumendo nuove competenze e più specializzazioni per fare in modo di dare al cittadino una assistenza qualitativamente più elevata . Ma il diritto dell’infermiere alla formazione e del cittadino ad avere un assistenza di qualità, in sardegna viene ancora negata. Le Universita Sarde non hanno ben compreso evidentemente le potenzialità delle professioni infermieristiche, tant’è vero che in questi anni pochi sono i master attivati ( solo area critica a Nuoro ) mentre ormai manca da diversi anni la possibilità di concludere il ciclo di studi con l’ultimo biennio.
Un diritto negato , reso ancora più insopportabile dalla condizione di insularità della nostra regione .
Il Nursing Up, perciò chiede che chi ha la responsabilità di rappresentare professionalmente i colleghi ( i collegi Ipasvi ) si attivino già da ora affinché le Università di Sassari e Cagliari rivedano le loro posizioni verso le professioni sanitarie , attivando nuovi master e chiedendo al ministero l’apertura stabile del corso di laurea specialistica dal prossimo anno accademico.
Gli Infermieri Sardi devono essere messi nella condizione poter aspirare alla ricerca, alla formazione continua e al miglioramento e ampliamento delle proprie competenze, per evitare di rimanere indietro rispetto ai colleghi continentali.
Il Segretario Territoriale Nursing Up Regione Sardegna Alessandro Nasone