Inquinamento ambientale a Porto Torres, sequestrata raffineria
Nelle varie aree costituenti lo stabilimento erano disseminati contenitori, cisterne e serbatoi contenenti rifiuti oleosi, per la gran parte in forte stato di degrado, privi di coperture dall’azione degli agenti atmosferici
A Porto Torres, in zona industriale “la Marinella”, i Carabinieri del N.O.E. di Sassari hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Sassari dell’intero stabilimento di proprietà della società “Raffineria di Porto Torres s.r.l.”, a suo tempo adibito ad impianto di rigenerazione di oli minerali usati. Tale provvedimento è scaturito da un’attività ispettiva condotta dai militari del N.O.E. qualche settimana fa, sulla scorta della quale era stato riscontrato che il sito in oggetto versava in stato di completo abbandono sin dal settembre 2018 a causa della protratta chiusura dell’impianto, a seguito di fallimento.
“In particolare, nel corso degli accertamenti, – si legge in una nota dei Carabinieri – è stato rilevato che nelle varie aree costituenti lo stabilimento erano disseminati contenitori, cisterne e serbatoi per la gran parte in forte stato di degrado, privi di coperture dall’azione degli agenti atmosferici, con all’interno rifiuti oleosi che – in alcune occasioni – si erano anche riversati sul terreno, con le desumibili conseguenze che ciò potrebbe comportare a livello ambientale. Individuate inoltre anche alcune bombole di gas abbandonate, costituenti un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica in considerazione del cattivo stato di conservazione”.