Intervento dell’on. Marco Tedde sulla Poseidonia spiaggiata
On.Tedde interroga il consiglio regionale sulle iniziative che si intendono prendere al fine evitare danni al turismo balneare dell’isola
In un’interrogazione, il consigliere Tedde affronta in un’interrogazione il problema della poseidonia. “Quest’anno il fenomeno della Posidonia oceanica spiaggiata sui litorali della Sardegna, ed in special modo nelle coste nord ovest dell’isola, s’è presentato in modo quantitativamente straordinario fino a costituire una vera e propria emergenza per gli operatori turistici; nei tratti di costa sabbiosa i consistenti depositi, conosciuti sotto il nome di banquettes, pur costituendo una protezione naturale delle spiagge contro i fenomeni erosivi generati dai marosi, provocano fenomeni putrefattivi maleodoranti, con l’insorgenza di problemi igienico sanitari, e danno dell’arenile una cattiva immagine che si ripercuote negativamente sulla percezione complessiva che i turisti hanno delle nostre spiagge; la determinazione regionale n. 942 del 7.8.2008, che disciplina l’asportazione della posidonia spiaggiata e la pulizia delle spiagge dai rifiuti, stabilisce che: 1) le foglie di posidonia oceanica spiaggiata in via generale siano mantenute lungo i litorali (art. 2 primo capoverso); 2) nel caso di incompatibilità della loro presenza con lo svolgimento dell’attività di balneazione, detta precise regole per il loro trattamento.
In particolare detta le regole per la loro rimozione, prima della stagione estiva, con confinamento delle biomasse in apposite strutture in zone “appartate” della stessa spiaggia ed il loro riposizionamento lungo la linea di costa al termine della stagione estiva; 3) solo residualmente, in casi particolari, è prevista la loro rimozione e lo smaltimento secondo legge; dopo sei anni di sperimentazione delle predette modalità di gestione del fenomeno pare arrivato il momento di riflettere su percorsi che, coniugando i benefici effetti antierosione della posidonia spiaggiata con l’ utilizzo della risorsa e la tutela delle esigenze del turismo isolano, amplino le possibilità di trattamento secondo direttrici ancorate a criteri scientifici e sviluppate secondo ragionevolezza e buon senso. Stante le oggettive difficoltà originate ai comuni costieri e all’impresa turistica in generale, nonché ai concessionari demaniali, dalla sua puntuale applicazione , chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale all’Ambiente per conoscere quali iniziative intendano assumere al fine di pervenire in tempi brevissimi al fine evitare danni al turismo balneare dell’isola pur continuando ad utilizzare la posidonia spiaggiata, ove necessario, a fini antierosione.