Irruzione dei Carabinieri al Campo rom dopo l’aggressione ai cronisti
Dopo l'aggressione al giornalista Antonello Lai e all'operatore Matteo Campulla di Tcs la visita al campo rom non ha permesso ai Carabinieri di identificare gli aggressori: nessuna presenza maschile, solo donne e bambini.
La visita al campo rom è stata forse troppo immediata. I carabinieri hanno fatto irruzione nella speranza di interrogare gli aggressori a partire dai più giovani vicini alla maggiore età sulla base delle informazioni desunte dalle dichiarazioni fornite dai due giornalisti aggrediti e pestati a calci e pugni da almeno cinque giovani nel tentativo peraltro riuscito di cacciarli fuori dal Campo.
La prima sortita non aveva prodotto alcun risultato utile alle indagini se non la verifica che nella comunità in questione non c’era alcuna presenza maschile: soltanto donne e bambini. Ai carabinieri non è rimasto altro da fare che ripartire senza tante discussioni inutili. Nel cuore della notte, all’incirca verso l’una, è stato effettuato un vero e proprio bliz all’interno del Campo nomadi abusivo sulla 554 accanto alla motorizzazione civile, nel tentativo di identificare il gruppo dei rom partecipanti all’aggressione.
Continuano le indagini che comunque potranno esser supportate da qualche decina di secondi di inquadratura in cui risulta la presenza di un giovane prima dell’aggressione. Continuano le segnalazioni di roghi notturni all’interno del Campo: i carabinieri sono giunti proprio mentre veniva bruciata la guaina protettiva di filamenti di rame.