Istituto E Fermi al Top per l’innovazione digitale: “da noi si progetta il futuro dei nostri giovani”
Il liceo scientifico di Alghero con il liceo delle scienze umane può vantare un’aula 4.0, grazie ad un finanziamento di ventimila euro per la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi, classificandosi al ventiduesimo posto su 5051 partecipanti di una graduatoria nazionale e primi in graduatoria regionale. Il progetto è stato realizzato nell'ambito del Piano Nazionale per la Scuola Digitale
Il liceo scientifico con il liceo delle scienze umane può vantare un’aula 4.0, grazie ad un finanziamento di ventimila euro per la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi, classificandosi al ventiduesimo posto su 5051 partecipanti di una graduatoria nazionale e primi in graduatoria regionale. Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Piano Nazionale per la Scuola Digitale. Il Piano Nazionale Scuola Digitale è lo strumento con cui il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attua una parte strategica de “La Buona Scuola” (Legge 107/2015), per ristrutturare l’attività didattica, gli ambienti di apprendimento, le competenze degli studenti, la formazione dei docenti. Il Piano fissa priorità e azioni, stabilisce investimenti, assegna risorse, crea opportunità per collaborazioni istituzionali tra Ministero, Regioni, ed enti locali, promuove un’alleanza per l’innovazione della scuola.
“Nell’era digitale, – spiegano dal liceo Fermi in una nota – la scuola oggi rappresenta il più potente moltiplicatore di domanda di innovazione e cambiamento del Paese. Con il progetto, ideato dalle insegnanti P. Unali, C. Cossu e R Lionetti, realizzeremo un ambiente di apprendimento che andrà oltre la fisicità dell’aula, aperto al mondo grazie alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, in grado di modificare la concezione degli spazi e dei tempi di apprendimento, degli obiettivi formativi e del ruolo dei docenti. Svilupperemo la Robotica per approcciare gli studenti, in modo pratico al mondo dei robot, della programmazione e in generale all’apprendimento delle materie tecnico- scientifiche in modo da coltivare e sviluppare le strategie risolutive del pensiero computazionale finalizzato ai nuovi profili professionali sempre più richiesti dal mondo del lavoro”.
“La robotica in classe favorisce l’apprendimento attivo dell’approccio per competenze, valorizzando la cooperazione, l’apprendimento per scoperta e il problem solving e coinvolgendo anche il docente in maniera attiva come guida e supporto al lavoro autonomo dei ragazzi. La nostra sfida – si legge ancora – sta nell’applicare il metodo procedurale ed algoritmico anche nelle materie meno scientifiche, come quelle letterarie. Nel rispetto del PTOF, l’ambiente verrà utilizzato per promuovere le competenze in ambito informatico legato alla robotica educativa grazie alla quale si potrà realizzazione una didattica inclusiva, per lo sviluppo delle competenze professionalizzanti, per l’orientamento verso l mondo del lavoro. Il nuovo spazio sarò realizzato nella sede del liceo scientifico. Per la realizzazione del progetto la scuola ha già acquisito la collaborazione delle società Rumundu e Primo Principio. Passeremo alla fase operativa al più presto ma nel frattempo ringraziamo tutti i partner che ci hanno aiutato nella presentazione della candidatura e la scuola che ha creduto in questo sogno”.