“Italia boxing tour”, gli azzurri si aggiudicano anche la rivincita. E ora il sogno olimpico
È stato un grandissimo spettacolo e uno straordinario successo di pubblico l’Italia Boxing Tour, organizzato a Stintino dal “Boxing Club Alberto Mura” di Porto Torres. Nella serata conclusiva, l’Italia ha dominato la “rivincita” contro la Moldavia e si è così aggiudicata il dual match di preparazione ai Giochi Olimpici Giovanili.
La giovanissima Italia di Maurizio Stecca lascia Stintino con molte certezze, un prezioso trofeo, un bel bottino di medaglie e un enorme carico di speranze. I campioni azzurri della categoria Youth di pugilato si sono aggiudicati anche la “rivincita” del dual match che li ha opposti alla Moldavia in occasione dell’Italia Boxing Tour 2014 di Stintino, organizzato dal “Boxing Club Alberto Mura” di Porto Torres e abbinato alla seconda edizione del memorial dedicato al ricordo del rimpianto Alberto Mura, indimenticato maestro di boxe e straordinario divulgatore della nobile arte e dei suoi valori. Dopo il successo nella prima delle tre giornate di incontri, l’Italia ieri si è aggiudicata anche il retour match per 4-2. Per le due rappresentative nazionali, l’appuntamento ospitato nell’incantevole scenario del porto turistico stintinese ha rappresentato un ottimo banco di prova in vista dei Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino, in Cina, in programma per il prossimo agosto. Per i migliori talenti della boxe italiana e moldava, l’appuntamento è stato la degna conclusione dello stage di rifinitura effettuato per l’intera settimana in Sardegna, con uno sguardo rivolto all’importane vetrina in terra sarda e la testa che inizia già a pensare all’appuntamento cruciale della stagione per i ragazzi del commissario tecnico Maurizio Stecca, campione olimpico nel 1984, campione del mondo Wbo dei pesi piuma, campione europeo e campione italiano.
Ad aprire le danze è stata Irma Testa, che nella categoria dei 51 chili ha vinto piuttosto agevolmente il secondo confronto con Ekaterina Carp. Medaglia d’oro 2013 ai Mondiali femminili junior di Albena, in Bulgaria, la ragazza ha mostrato, al di là delle sue doti tecniche, una grandissima mentalità e straordinarie capacità tattiche. Troppo forte invece Iulian Ivanov per Marco Amoroso nella categoria 52 chili. Il tre volte campione moldavo, quinto ai campionati mondiali di Sofia di quest’anno, ha destato una grandissima impressione per la rapidità e la continuità esibita su tutta la durata dell’incontro. Sfida equilibrata e molto divertente tra i 56 chili Manolo Cherchi e Alexandru Arcus, che ha visto prevalere ai punti il pugile cagliaritano. Verdetto favorevole alla Moldavia anche al termine dell’incontro tra Dorin Bucsa ed Emanuele Cieli nella categoria 60 chili. L’unico ko tecnico della serata è valso la seconda vittoria in due match per Vincenzo Arecchia nella categoria 64 chili. Il suo avversario, Dumitru Vicol, si è dovuto arrendere all’inizio della seconda ripresa. Spettacolare la sfida finale nella categoria 81 chili tra Giovanni Sarchioto e Costantinov Cristi. Il successo e la prestazione sono valsi a Sarchioto il riconoscimento come Mvp del torneo da parte dei commissari.
Come già in occasione della prima sfida tra Italia e Moldavia e della seconda giornata di sfide, che sabato ha opposto una rappresentativa sarda a quella arrivata dall’Emilia Romagna, anche la serata finale ha vissuto sul connubio tra sport e spettacolo. Dopo l’esibizione delle scuole di danza di due sere fa, ieri è stata la musica a farla da padrone con alcune performance live che hanno aperto e chiuso la serata. Ma non è certamente mancato lo spazio per celebrare la memoria di Alberto Mura. I suoi familiari, che si sono prodigati oltre ogni limite per proseguire nell’impegno che il maestro di boxe metteva nell’organizzazione di questa manifestazione che ora è dedicata a lui, possono ritenersi soddisfatti di un evento che, come ha sottolineato Luciano Mura, presidente del Boxing Club Alberto Mura. «La maturità e la grande voglia di emergere di questi ragazzi sono la migliore dimostrazione di quanto sia giusto continuare quel lavoro che Alberto ha portato avanti in tutti questi anni per promuovere una disciplina che consente di fare propri quei valori che sono fondamentali, dentro e fuori dal ring».