Italia invasa dalla zanzara tigre: “Trasmette virus Zika”. Allarme in 63 province

La mappa di tutte le regioni dove scatterà l'Sos per le 'Aedes Albopictus': allerta massima in Emilia Romagna, Puglia e Sicilia, immuni solo Valle d'Aosta e Trentino.

La zanzara tigre ha invaso l’Italia. Il bollettino dell’azienda Vape Foundation e Anticimex è a dir poco allarmante: nei prossimi giorni si prospetta un boom delle ‘Aedes Albopictus’, meno pericolose delle sorelle responsabili della diffusione del virus, ma comunque parecchio fastidiose. Sono 63 le province che avranno l‘indice di infestazione più alto. Le regioni più colpite sono Lazio, Marche, Lombardia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia, Veneto ed Emilia Romagna. Tutte le altre saranno mediamente infestate. Si salvano, o quasi, solamente la Val d’Aosta e il Trentino Alto Adige rispettivamente con un’infestazione bassa e medio bassa. Le città più colpite, nel Lazio, sono Roma, Frosinone, Latina e Viterbo, nelle Marche Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino. Nelle Marche su Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino, in Abruzzo su Chieti, Pescara e Teramo. Le regioni prese letteralmente d’assalto saranno Emilia Romagna, Puglia e Sicilia, mentre in Basilicata sarà il territorio di Matera a registrare l’indice 4. Calabria e Campania quasi al completo, dato che ad essere attaccate saranno quasi tutte le province. Tra i livelli medio-alti c’è la Lombardia dove l’allerta sarà maggiore in città come Milano, Brescia, Lodi, Mantova, e Pavia, sfiorando Cremona.

“Il mese di luglio – spiega Claudio Venturelli, entomologo e membro del comitato scientifico di Vape Foundation – mostrerà un andamento climatico non molto diverso da quello che ha già caratterizzato giugno. Si registreranno quasi ovunque precipitazioni inferiori alla media stagionale. Il particolare andamento climatico dell’ultimo mese ha favorito il proliferare della zanzara comune e per il mese di luglio si prevede anche una netta crescita della popolazione di zanzara tigre”.

Valeria Paradiso, responsabile Ufficio Tecnico Anticimex Italia, ha spiegato: “Il miglior rimedio resta la prevenzione, ovvero l’eliminazione di quei fattori che permettono lo sviluppo dell’insetto, vettore di malattie infettive nocive per la salute dell’uomo. Per tenere lontano le zanzare sono sufficienti piccoli accorgimenti, come svuotare i sottovasi delle piante ed evitare i ristagni di acqua, o adottare sistemi di disinfestazione automatica che nebulizzano piretro o repellenti (aglio, rosmarino). La soluzione però per liberare seriamente le nostre città dall’invasione delle zanzare è quella di pianificare interventi mirati e continuativi nel corso dell’anno, avvalendosi di esperti e del coinvolgimento attivo dei cittadini, che giocano un ruolo fondamentale per le aree private”.
Malattie veicolate dalla Zanzara tigre.

La zanzara tigre è un vettore di malattie, e non solo del virus Zika. L’epidemiologo Fabrizio Pregliasco ha però avvertito che la zanzara tigre non è il miglior vettore di Zika, ma potrebbe comunque veicolare il virus: “Non è il vettore migliore ma, potenzialmente, con una puntura può trasmettere il virus da un uomo infetto a un altro. La zanzara tigre sta avendo una grande diffusone, rispetto al passato, ed è aggressiva tutto il giorno. Occorre evitare quegli errori banali come tenere i sottovasi con acqua stagnante, dove è più semplice per la zanzara tigre riprodursi. In casi estremi si pensa alla disinfestazione. Circa una ventina di italiani sono tornati da aree infestate da zika: hanno delle creme specifiche per allontanare la zanzara tigre ed evitare di essere punti e diffondere il virus. Intorno a loro poi vengono effettuate precise disinfestazioni”.

Questo insetto è tra i responsabili anche della diffusione di Dengue, Chikungunya, febbre gialla e West Nile Virus, oltre che del verme cardiaco, la Dirofilaria, che colpisce i canidi. Questa specie, originaria dell’Asia orientale, si è diffusa nell’Europa (prevalentemente mediterranea), negli stati orientali degli Usa e in Brasile, probabilmente attraverso il commercio di copertoni usati che ospitavano uova della Aedes albopictus.

Tratto da www.fanpage.it ©

B.C., 18 Luglio 2016