Italiani, un popolo di riparmiatori? Un focus sulla situazione
La crisi che ha colpito l’economia della nazione: alcuni dati
La recessione è un fenomeno che coinvolge l’economia di una nazione in modo forte e diretto, con tante ripercussioni politiche e sociali, e si riversa sui risparmiatori e sugli acquirenti, che spesso, per far fronte alle necessità della vita quotidiana – da quelle primarie a quelle che, pur non essendo primarie, fanno comunque parte di una società contemporanea – sono costretti ad adottare delle misure di risparmio e contenimento dei costi.
La crisi, si sa, ha riguardato l’Europa e l’Italia in modo importante negli ultimi anni e, rispetto alla situazione attuale, pare che, secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, ci sia una debole ripresa relativa del Pil, corrispondente a un aumento dello 0,2 per cento dello stesso rispetto all’anno precedente, ovvero il 2018. L’interpretazione di questa ipotetica ripresa dipende anche da una corretta analisi dei dati stessi e da come vengono riportate dai media le dichiarazioni dei politici rispetto alla situazione.
Fatto sta che – pur nella speranza di significativi segnali di ripresa per le industrie, per i consumatori e per l’economia del paese -, la crisi, per i risparmiatori, per i lavoratori, per i dipendenti e per gli acquirenti, c’è stata e continua ad esserci, e a riguardare l’Italia da nord a sud. Alcuni dati in merito chiariscono bene la diffusione di un fenomeno che vede l’Italia come un paese in particolare difficoltà nel riconquistare i livelli e i parametri economici di prima della crisi, tenendo conto anche del reddito pro-capite – al netto dei contributi – e dell’aumento delle tasse, nonostante i periodici e comunque confortanti segnali di ripresa.
I dati diffusi nello scorso anno dalla Banca D’Italia dimostrano comunque come queste regioni del paese siano in buona salute dal punto di vista dell’economia:
- Emilia Romagna
- Veneto
- Lombardia
mentre, a seguire, si elencano quelle che si trovano in maggiore difficoltà:
- Marche (in particolar modo tenendo conto delle conseguenze post-terremoto)
- Basilicata
- Sardegna
Questo, soprattutto per le regioni maggiormente colpite dalla crisi, comporta un dialogo continuo con le istituzioni da parte di imprese e dei relativi lavoratori oppure dei professionisti indipendenti di ogni genere, nonché degli accorgimenti provenienti dai singoli risparmiatori e dagli acquirenti, per cercare di spendere meno e di far quadrare i conti alla fine del mese, senza magari rinunciare a qualche piccolo meritato sfizio.
Perché si sa, tra le maggiori voci di spesa degli italiani non c’è soltanto il cibo oppure i servizi, ma anche la comunicazione, l’intrattenimento e la vita mondana/sociale. Che si tratti dunque di uno sconto consegnato al supermercato, oppure di un’app che consente di risparmiare su una cena – come ad esempio Squisy – o magari di trovare dei bonus di benvenuto su qualsiasi sito, sono tutte piccole azioni che alla fine possono garantire un impatto meno gravoso sul portafoglio.
Dai libretti postali agli sconti sul web: tanti modi per risparmiare senza troppe rinunce
A fare degli italiani un popolo di persone attente al benessere e alla salute del proprio conto in banca non ci sono soltanto le iniziative dei singoli, che – considerate in maniera isolata – , hanno la propria rilevanza ma non sono determinanti per l’economia di un paese.
Il paese, è certo, deve essere supportato anche e soprattutto dal punto di vista economico, e – nel benessere del cittadino-consumatore- , da apposite iniziative di tipo governativo o comunque legate all’amministrazione locale, come, ad esempio, i cosiddetti “bonus casa”, con l’obiettivo di ridurre l’energia impiegata nelle attività, con un maggiore introito per lo stato e anche tramite la denuncia delle attività irregolari.
Ma anche i singoli cittadini, privatamente, si organizzano sempre di più per concentrare al massimo le spese quotidiane.
In che modo?
Dalla ricerca di sconti su Internet durante i principali periodi di promozioni, fino all’utilizzo delle app che consentono di beneficiare di determinati servizi a costo ridotto, ogni famiglia o nucleo familiare ha le proprie modalità di risparmio, anche a seconda delle singole esigenze dei componenti.
La tendenza, anche rispetto ai regali per cerimonie come battesimi o comunioni, è sempre orientata al risparmio in vista del futuro. Proprio per questo motivo alcune tendenze nazionali la dicono lunga rispetto a questa attitudine, vista la popolarità dei libretti postali, tra la popolazione, dal nord fino alla Sardegna.