JazzAlguer, tutto pronto per la quinta edizione della rassegna
Dal 30 aprile al 25 novembre ad Alghero la quinta edizione della rassegna
È ormai un appuntamento consolidato nel panorama del jazz in Sardegna: il 30 aprile – proprio in coincidenza con l’International Jazz Day – prende il via il lungo cammino di JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events, quest’anno alla sua quinta edizione. Un’edizione spalmata nell’arco di sette mesi, con tredici concerti in calendario fino al 25 novembre, e con il ritorno del concorso per giovani band: uno dei punti più qualificanti dell’iniziativa ideata nel 2017 e diretta per tre edizioni da Paolo Fresu, e dall’anno scorso da Massimo Russino, batterista di primo piano sulla scena jazzistica isolana e di vasta esperienza internazionale.
Nel cartellone ci sarà spazio per i nuovi talenti, per le eccellenze regionali, per importanti artisti nazionali e internazionali, voci italiane e straniere, big band, formazioni combo e solo performance, spaziando ad ampio raggio tra i generi e gli stili, dal soul funk alla world music, dal post hard bop al doo wop, dal contemporary jazz al blues/american songbook. Tra i nomi di spicco Paolo Fresu in trio con Rita Marcotulli e Jaques Morelenbaum, la violinista Anais Drago, astro nascente del jazz italiano, il trombettista finlandese Tero Saarti, ospite di un progetto originale con due formazioni storiche del panorama isolano, l’Orchestra Jazz della Sardegna e il Woodstore Quintet, il trombettista campano Luca Aquino in trio con la pianista Sade Mangiaracina e con il contrabbassista Salvatore Maltana, e poi tante voci: i Neri Per Caso, la cantante americana Denia Ridley, Simona Bencini, le inglesi Jill Saward e Sarah Jane Morris, quest’ultima con una band ad hoc tutta sarda e un ospite speciale e vecchio amico di JazzAlguer come Nick The Nightfly.
Ma ci sarà anche un’attenzione particolare alla valorizzazione e promozione dei luoghi notevoli di Alghero e del suo territorio che, insieme ai più consueti spazi del Teatro Civico e de Lo Quarter, faranno da cornice ad alcuni tra gli appuntamenti in cartellone: il Nuraghe Palmavera, il Chiostro di San Francesco, la Casa Gioiosa nel Parco di Porto Conte.
«Jazz Alguer, come sempre, crede fermamente nella promozione della cultura e delle arti come mezzo straordinario per abbattere le barriere culturali» sottolinea il direttore artistico Massimo Russino, «per riaffermare la libertà di espressione, per promuovere e incentivare il dialogo e annullare le tensioni tra individui, gruppi e comunità diverse, per incoraggiare l’emancipazione delle giovani generazioni provenienti da background disagiati».
Un programma variegato e di qualità caratterizza dunque anche questa quinta edizione di JazzAlguer allestita dall’associazione culturale Bayou Club-Events con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Alghero, del Banco di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari nell’ambito del bando Salude&Trigu.
Il programma: al via sabato 30 aprile A tenere a battesimo la quinta edizione di JazzAlguer sarà la cantante americana Denia Ridley, attesa al Teatro Civico di Alghero sabato 30 aprile alle 21 con l’eleganza e la raffinatezza che ne contraddistinguono lo stile, venato di influenze che si rifanno alle grandi voci che hanno reso immortale il Great American Songbook. L’artista originaria di Panama, ma cresciuta in Texas e successivamente perfezionatasi a New York, si caratterizza per lo stile elegante e dinamico che ripercorre le orme di icone del calibro di Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Nancy Wilson e Dinah Washington. Nel corso degli anni, la cantante che da tempo risiede stabilmente in Costa Azzurra, si è esibita in importanti manifestazioni europee. È del 2014 il suo disco “Afterglow”, inciso con il trio del pianista Marc Devine, con Mike Porter al contrabbasso e Keith Balla alla batteria. Denia Ridley ha avuto l’onore di affiancare musicisti di indiscussa fama internazionale, come Renaud Penant, il pianista italiano Dado Moroni, l’ex-chitarrista di Lena Horne, Art Johnson e il contrabbassista olandese Jack Sewing, che vanta al suo attivo una collaborazione con il violinista Stéphane Grappelli.
Il concerto di Denia Ridley segna un nuovo “capitolo” di New York State of Mind, il progetto culturale-musicale varato da Massimo Russino con l’idea di coinvolgere e mettere a confronto artisti in relazione con la metropoli americana, alla quale anche il batterista sardo ha legato una parte importante del suo cammino artistico. Inaugurato due anni fa a JazzAlguer con il sassofonista Emanuele Cisi, e ripreso nella passata edizione con il crooner siciliano Gaetano Riccobono, il progetto giunge ora alla sua terza tappa con Denia Ridley, che sul palco del Teatro Civico di Alghero sarà affiancata da Salvatore Spano al pianoforte, Yanara Reyes McDonald al contrabbasso e lo stesso Massimo Russino alla batteria.
Ad accrescere il carattere di internazionalità della serata, la coincidenza con l’International Jazz Day, l’evento annuale del 30 aprile promosso dall’UNESCO, l’Agenzia dell’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura: una ricorrenza istituita nel 2011 per sottolineare il ruolo che la musica jazz può giocare nell’unire le persone di ogni angolo del globo, per promuovere la pace, il dialogo tra le culture, la diversità e il rispetto dei diritti e della dignità umani, la libertà di espressione, l’uguaglianza di genere e il ruolo dei giovani nell’attuazione del cambiamento sociale.
A mezzogiorno, a precedere e introdurre idealmente il concerto serale, un appuntamento letterario in collaborazione con la libreria Cyrano: Vanni Masala presenta il suo libro (edito da Curci lo scorso autunno, e con le illustrazioni di Marilena Pasini) “Le Muse del Jazz”, storie e misteri di 68 personaggi femminili che hanno ispirato le composizioni più belle. E ci sarà anche Denia Ridley a dialogare con l’autore e con il pubblico nella libreria-vineria in via Vittorio Emanuele II al civico 11.
Le sonorità e le atmosfere “doo-wop” degli anni Cinquanta caratterizzeranno la serata di sabato 21 maggio: di scena al Teatro Civico (con inizio alle 21) il celebre complesso vocale dei Neri Per Caso, virtuosi dello stile “a cappella” di derivazione del rhythm and blues e del rock and roll, tanto in voga negli Stati Uniti nella metà del secolo scorso. Saliti agli onori della critica e della popolarità nel 1995 grazie al successo al Festival di Sanremo, dove hanno trionfato nella sezione “Nuove Proposte” con il fortunato brano “Le ragazze”, i Neri Per Caso vantano al loro attivo dieci dischi e prestigiose collaborazioni con artisti di fama internazionale come Bobby McFerrin, Randy Crawford, e con protagonisti della scena nazionale come Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Mango, Elio e le Storie Tese, Samuele Bersani e Gino Paoli, tra gli altri. È del 2019 la loro ultima fatica discografica, “We Love The Beatles”, omaggio ai Fab Four con rivisitazioni in chiave vocale di grandi classici come “All You Need is Love”, “Come Together”, “Penny Lane”, “We Can Work It Out” e altri ancora. Sul palco, ad Alghero, ci saranno Ciro, Gonzalo e Domenico Pablo “Mimì” Caravano, Mario Crescenzo, Massimo de Divitiis e Daniele Blaquier.
Domenica 19 giugno la rassegna lascerà per una sera le mura cittadine per trasferirsi al Nuraghe Palmavera (a tredici chilometri di distanza da Alghero), tra i siti più importanti e significativi della civiltà megalitica sarda: in questa cornice dal fascino millenario risuoneranno dalle 19 le note di Esperanto, progetto musicale nato dall’incontro tra il giovane ed eclettico chitarrista e compositore Luca Falomi e il bassista e compositore Riccardo Barbera. Il legame artistico tra i due musicisti ha prodotto diverse registrazioni, sfociate in una visione condivisa e una naturale sinergia, alla quale si è unito con estro e naturalezza il batterista Rodolfo Cervetto, conferendo al progetto una rara sensibilità e creatività. Quella di Esperanto è una musica prettamente strumentale in cui si fondono idiomi diversi, dal jazz alla world music passando per la sperimentazione e l’avanguardia. La performance del trio è un’esperienza evocativa, un nuovo itinerario fuori dallo spazio, dal tempo e dal luogo che prende per mano l’ascoltatore portandolo a esplorare nuovi mondi e nuove sonorità. Esperanto ha pubblicato il suo primo album omonimo con l’etichetta giapponese Da Vinci Publishing, con la partecipazione del sassofonista Javier Girotto e del fisarmonicista Fausto Beccalossi.
JazzAlguer ritroverà uno dei suoi consueti spazi venerdì 15 luglio (ore 21.30), per riabbracciare sul palcoscenico di Lo Quarter il suo ideatore e primo direttore artistico, Paolo Fresu, qui affiancato dal violoncellista carioca Jaques Morelenbaum e da Rita Marcotulli al pianoforte per un affascinante viaggio musicale tra atmosfere da una parte classicamente mediterranee e dall’altra vicine alle latitudini brasiliane. Attratti da quella che si può etichettare come la ricerca del “bello” dell’arte musicale, i tre protagonisti di questo incontro propongono innanzitutto fascino, eleganza e prestigio, sviluppando i temi essenziali degli ultimi lavori discografici in maniera armonica ed evocativa. Sensualità, grazia, melodia e ricercatezza armonica sono le cifre di tre artisti capaci di toccare il profondo dell’anima dell’ascoltatore.
Una settimana più tardi, sabato 23 luglio (sempre alle 21.30), saranno ancora una volta gli spazi di Lo Quarter ad accogliere la calda e avvolgente voce dell’inglese Jill Saward, tra le principali interpreti nell’ambito del jazz-funk nel Regno Unito e cantante della band jazz-funk Shakatak, fondata nel 1980 (e tuttora attiva) da Les McCutcheon, Nigel Wright e dal dj Kev Roberts. La Saward ha iniziato il suo cammino artistico con l’ensemble Fusion Orchestra, molto popolare nella scena dei club britannici degli anni Settanta, e vanta una carriera come cantante e compositrice con due album a suo nome (“Just for You” nel 1999 e “Endless Summer” nel 2016). Ad Alghero sarà affiancata da una sezione ritmica tutta sarda che accanto a Massimo Russino alla batteria schiera altri due volti ben noti del jazz isolano: il pianista Mariano Tedde e il contrabbassista Salvatore Maltana.
E il jazz targato Sardegna sarà al centro del sesto appuntamento di JazzAlguer, domenica 31 luglio: sul palco de Lo Quarter (alle 21.30) due formazioni di primissimo piano nel panorama isolano, il Woodstore Quintet e l’Orchestra Jazz della Sardegna, protagoniste di una produzione originale dell’associazione Blue Note Orchestra (ABNO) di base a Sassari intitolata “Wide Sounds”.
Nato poco più di dieci anni fa, il Woodstore deve il suo nome al laboratorio artigianale, una falegnameria, dove furono tenute le prime prove, e dove il progetto ha preso forma e consistenza. Solidi e rodati musicisti, i suoi membri – il sassofonista Massimo Carboni, il pianista Mariano Tedde, il contrabbassista Paolo Spanu e il batterista Gianni Filindeu – si sono riconosciuti in questo progetto musicale comune dopo aver maturato ognuno collaborazioni ed esperienze al fianco di importanti nomi del jazz contemporaneo. Ad Alghero, la rodata formula del “quartet plus one” li vedrà in questa occasione affiancati dal trombettista finlandese Tero Saarti nell’esecuzione di un repertorio originale composto da tutti i componenti della band e arrangiato da Luigi Giannatempo per l’Orchestra Jazz della Sardegna diretta da Gavino Mele. L’idea di base è quella che vede il Woodstore come un laboratorio musicale attraverso il quale esprimere la creatività dei singoli sia nelle composizioni che nelle interpretazioni. La volontà è quella di creare un connubio musicale con la big band in cui convivono naturalmente varietà armonica, composizione e improvvisazione.
I concerti di agosto verranno inaugurati venerdì 5 ancora a Lo Quarter con un appuntamento d’eccezione (inizio ore 21.30) che vedrà al centro dei riflettori la voce di Sarah Jane Morris e l’estro musicale di Nick The Nightfly, già protagonista nella scorsa edizione di JazzAlguer e amico della rassegna fin dalle origini. Dotata di una notevole espressività vocale, la cantante britannica vanta una trentennale carriera di ampio respiro internazionale, che l’ha vista collaborare con artisti dei più diversi stili e generi, dal soul al rock, dall’african blues alla musica classica, passando per illustri duetti con chitarristi di fama mondiale, ma anche con big band jazz. La sua voce, la sua versatilità unita alla grande capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico ne fanno una performer di caratura mondiale. Ospite speciale di questo evento Nick The Nightfly, voce storica di Radio Monte Carlo e raffinato performer, sul palco insieme alla Morris per rinnovare il loro felice incontro artistico e ricreare atmosfere e storie musicali di gran classe, come nel loro riuscito omaggio a Frank Sinatra “Fly me to the moon”.
Venerdì 12 agosto JazzAlguer lascerà i confini urbani per fare nuovamente tappa al Nuraghe Palmavera. A risuonare tra i blocchi di calcare e arenaria (a partire dalle 21.30) saranno stavolta le corde della chitarra di Marcello Peghin, leccese di nascita ma algherese di adozione, specialista del linguaggio chitarristico tout court, tanto da dividersi tra produzioni moderne ed esecuzioni del repertorio classico antico, sua grande passione. Attivo nell’ambito della ricerca etno-jazz, con collaborazioni e progetti in campo nazionale e internazionale, Peghin presenterà il suo nuovo progetto intitolato “Landscapes”, un viaggio musicale dove ballate oniriche si intrecciano ad atmosfere pinkfloydiane e progressive, con incursioni nel jazz contemporaneo, nell’elettronica, nella musica antica e classica. Le chitarre elettriche e i live electronics si alterneranno con la sua chitarra classica a dieci corde, creando quadri sonori e paesaggi musicali ibridi fatti di ricerca, sperimentalità, citazioni e improvvisazione.
Si torna in città, nel più consueto spazio de Lo Quarter, per il successivo appuntamento in calendario: protagonista, domenica 4 settembre (alle 21), il duo MaMa, ovvero la pianista siciliana Sade Mangiaracina e il contrabbassista algherese Salvatore Maltana, sodalizio artistico nato dalla comune collaborazione con la cantante Franca Masu, che in questa occasione assumerà la dimensione del trio, ospitando il trombettista campano Luca Aquino. Il progetto prende vita in occasione di un’uscita discografica di prossima pubblicazione per la Tuk Music, l’etichetta fondata da Paolo Fresu: un lavoro corale, a sei mani, con brani di ognuno dei musicisti concepiti per questa particolare formazione e su misura per i suoi interpreti.
I colori del Parco di Porto Conte faranno da cornice al concerto dell’Entropy Quintet di Marco Maltalenti (tromba), Paolo Corda (chitarra), Marco Bande (pianoforte), Fabrizio Leoni (contrabbasso) e Jacopo Careddu (batteria), in programma la mattina del 18 settembre (con inizio alle 11.30) negli spazi di Casa Gioiosa, nell’ex colonia penale di Tramariglio (a una ventina di chilometri da Alghero), oggi sede istituzionale del Parco. Nato nel 2019 dall’incontro tra le mura del Conservatorio dei cinque giovani musicisti sardi, tutti allievi dei corsi di jazz, il gruppo (vincitore dell’European Jazz Contest di Bucarest nel 2019) convoglia sonorità e ritmiche del jazz, sposando contaminazioni della black music, strizzando l’occhio al rock, e spaziando tra differenti livelli per confluire in una sintesi musicale decisamente personale.
JazzAlguer proseguirà sulla linea verde anche nell’appuntamento successivo: ancora da definire nei dettagli, l’8 di ottobre ritorna il contest dedicato ai gruppi giovanili, ma con modalità differenti rispetto alle passate edizioni; tra gli obiettivi di base, il coinvolgimento degli istituti scolastici del territorio.
La mattina di domenica 16 ottobre il chiostro della Chiesa di San Francesco ad Alghero, tra i massimi esempi di architettura gotico-catalana in Sardegna, ospiterà un astro nascente del jazz italiano: a echeggiare tra le colonne, a partire dalle 11.30, sarà il violino di Anaïs Drago, musicista biellese balzata agli onori della critica per la recente conquista del premio Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz come miglior artista emergente del 2021. Classe 1993, la violinista piemontese presenterà per l’occasione le composizioni di “Solitudo”, il suo album in solo pubblicato lo scorso anno per la CAM Jazz. Un disco che sorprende per la pluralità di voci, un elogio alla solitudine che si nutre di bellezza, attingendo da una moltitudine di suoni e da una ricca e inedita tavolozza armonica e melodica.
Il sipario sulla quinta edizione di JazzAlguer calerà venerdì 25 novembre (alle 20) negli spazi del Teatro Civico di Alghero con il concerto di Simona Bencini, duttile e poliedrica cantante fiorentina che ha fatto della contaminazione e della trasversalità la sua cifra stilistica, muovendosi nel corso della sua carriera dal soul-funk dei Dirotta su Cuba alla canzone d’autore di Pacifico ed Elisa, passando per il jazz di Stefano Bollani e lo swing della PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra). Ad Alghero sarà accompagnata dal LMG 4tet (Gaetano Partipilo al sax, Mario Rosini al pianoforte, Giorgio Vendola al contrabbasso e Mimmo Campanale alla batteria), l’ensemble pugliese con il quale ha registrato il suo primo disco jazz, “Spreading love” (Egea, 2011), e che la affiancherà sul palco di JazzAlguer nella presentazione di “Unfinished”, disco di inediti dato alle stampe per l’etichetta Sherazade Sound durante il periodo di lockdown del 2020. Il concerto è presentato in collaborazione con La Rete delle Donne di Alghero in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Per notizie e aggiornamenti: www.bayouclub-events.com • ww.facebook.com/jazzalguer • instagram: JazzAlguer.