La battaglia di Faiza perchè l’aguzzino della figlia venga estradato in Italia

L'uomo nel 2011 era stato condannato in contumacia dal tribunale di Nuoro a 10 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata nei confronti della bimba.

Non si dà pace Faiza, magrebina naturalizzata italiana, impegnata ad ottenere giustizia nei confronti di Abdelkarim Safri, marocchino di 50 anni che nella città di Nuoro dal 1999 al 2005 ha violato l’infanzia della sua bambina sin dall’età di soli cinque anni. L’uomo nel 2011 era stato condannato in contumacia dal tribunale di Nuoro a 10 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata nei confronti della bimba.

Gli uomini dell’Interpol lo avevano intercettato nella zona di confine fra la Francia e la Spagna dove al momento sconta la condanna in carcere.La richiesta di estradizione per fargli scontare il carcere in Italia è stata presentata senza che l’estradizione venga portata a compimento poiché lo stato italiano non abbia la disponibilità di provvedere alle spese per il viaggio di estradizione in Italia.

Ma Faiza non si arrende: si è dichiarata disposta ad accollarsi le spese per il viaggio per l’aguzzino della figlia e per i poliziotti della scorta. La determinazione di Faiza è finalizzata ad evitare che l’orco possa essere scarcerato prima della scadenza dei 10 anni di condanna.

Nella foto: immagine d’archivio

25 Luglio 2015