La denuncia: Cani affamati e abbandonati.Stanno morendo

Cani di un detenuto lasciati morire di fame e distenti. Denuncia di una cittadina

Una ragazza scrive alla redazione, riportiamo la vicenda che ha voluto raccontarci in merito al maltrattamento, all’abbandono e alla morte di diversi poveri cani nel nostro territorio.

Scrivo per manifestare il mio sdegno dopo aver saputo che nel vostro comune (Olmedo), ormai da mesi, i cani di un detentuto stanno vivendo una situazione vergognosa e che ha dell’incredibile. Il padre di questo signore, essendo molto anziano, riesce a recarsi sul posto, per “sfamare” gli animali, soltanto una volta ogni quattro giorni, senza tener conto che il cibo che gli viene dato è solo del pane duro. Di questi sette cani, solo cinque sono sopravvissuti. Ci viene riferito che dei sette cani, ne sono rimasti solo cinque e presentano ferite profonde ed evidenti. La disperazione e la fame, hanno causato la morte di uno di questi, sbranato dagli altri cani, una cagna invece ha partorito e sono stati trovati morti tutti i suoi cuccioli, anch’essi sbranati dai cani più grandi che stanno sicuramente impazzendo a delle condizioni mediche e igienico-sanitarie pessime in cui versano attualmente. La sorella del proprietario dei cani, che ricordiamo non hanno il microchip, ha chiesto più volte l’aiuto al Comune di Olmedo, all’Assessore e al Sindaco ma, a tutt’oggi, dopo mesi di attesa, nonostante le varie promesse fatte, nessuno è intervenuto. Con la presente, chiediamo a gran voce che il Sindaco del Comune di Olmedo, già informato dei fatti da mesi, autorizzi immediatamente il trasferimento dei cinque cani rimasti all’interno del canile situato presso la Comunità Primavera di Alghero, con la quale lo stesso comune ha una convenzione. Ci domandiamo come possa essere possibile che dopo tutti questi mesi e le promesse fatte alla famiglia del detenuto, e mai mantenute, ancora quei cani vivano in condizioni pietose e da codice penale. Ricordiamo al Sindaco del Comune di Olmedo che solo lui è responsabile di tutti gli animali presenti nel suo territorio, in particolar modo quando l’animale non presenta il microchip, e che un eventuale aggravarsi della situazione, porterà inevitabilmente a una denuncia penale nei suoi confronti. Ci chiediamo come, al di là del ruolo che una persona può ricoprire all’interno di una comunità, si possa restare indifferenti davanti a tanto orrore.

redazione, 9 Maggio 2014