La Faradda, il sindaco tira le somme della sua “prima”
Nicola Sanna parla della discesa dei Candelieri, la prima sotto il segno dell'Unesco
«Una Faradda bellissima e carica di mille emozioni, la mia prima da sindaco di questa meravigliosa città. Posso dirmi soddisfatto delle sincere strette di mano, tante ed energiche da avere il mignolo indolenzito, degli incoraggiamenti e di quell’emozionante “Nicola, Nicola, Nicola” che suona come uno stimolo ad andare avanti e fare bene, seguendo il mandato ricevuto dai cittadini che è stato ampio e che nella Faradda si è manifestato nella sua interezza, se non ancora di più». Parole del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, che tira le somme della discesa dei Candelieri, la prima sotto il segno dell’Unesco, e delle giornate laboriose e coinvolgenti che hanno preceduto lo scioglimento del voto dei sassaresi alla Vergine.
«La Discesa dei Candelieri – riprende il primo cittadino sassarese – non è un test politico ma una grande festa di popolo. Sono felice e i sassaresi hanno fatto sentire il loro completo affetto. Quelli sono momenti di commozione, perché ciò che accade a un sindaco nel momento della Faradda è qualcosa di davvero speciale e unico. E allora, è normale commuoversi».
«È vero, poi, – prosegue – come avviene in tutte le occasioni, c’è sempre qualcuno che esprime la propria opinione in maniera un po’ rumorosa. Alcuni di quei fischi, con molta probabilità, erano organizzati e hanno seguito il corteo dall’uscita di Palazzo di Città sino a Corso Vico. Anche questo ci sta. Non sono certo queste le cose che devono e possono fermarci, anzi. Il sindaco però è sempre disponibile a ricevere proposte o critiche purché costruttive se davvero i fischianti hanno la volontà e la capacità di farlo. Mi si consenta di dire, poi, che le eventuali assenze non sono uno sgarbo istituzionale nei confronti del sindaco. Al contrario rischiano di apparire una mancanza nei riguardi della Città e degli elettori. Chi è assente ha sempre torto. Forse, più di me, temevano i fischi spontanei. Certo non presenziando li hanno schivati e, allo stesso tempo, hanno evitato che la Faradda diventasse un ring».
«Ringrazio tutti i consiglieri che hanno seguito con me, sino alla fine, la manifestazione – Lisa Benvenuto era nel corteo e a Palazzo di Città erano presenti anche Gianfranco Ganau e Francesca Barracciu – . Nel complesso posso dire che è stata una bella edizione, dove ha funzionato tutto benissimo. Abbiamo recuperato tanto nell’orario, e con i ceri siamo arrivati “quasi puntuali”, come ha detto il padre guardiano di Santa Maria in Betlem», sottolinea Nicola Sanna.
«È stato bellissimo anche fare il brindisi “A zent’anni” con il Gremio dei Massai, alla presenza del ministro Dario Franceschini. Quindi, a cominciare con i Candelieri d’oro, d’argento, di bronzo e speciale. Ritengo siano stati eventi ordinati e partecipati. Ringrazio tutti dalla polizia municipale ai dipendenti comunali, alle forze dell’ordine, dai volontari agli esercenti di bar e ristoranti. Piazza del Comune era stracolma per il Candeliere d’oro, le vie del centro affollatissime per le Vestizioni, con tanti turisti e sassaresi. La Faradda si conferma un appuntamento dei “centomila e più” sassaresi. L’elemento del riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità ha catalizzato tante presenze, turisti, dalla Sardegna e stranieri. Davvero si sente una presenza e un’attenzione che corrisponde all’importanza colta anche dall’Unesco. Ancora auguri a zent’anni», conclude.