La magia di Diodato incanta Lo Quarter ad Alghero
L’artista pugliese ha trasformato il piazzale de Lo Quarter in un laboratorio di emozioni, regalando a tutti i presenti una serata di pura magia musicale.
La notte di lunedì 29 luglio Alghero è diventata il teatro di un’esperienza che i partecipanti non dimenticheranno facilmente: il grande concerto di Antonio Diodato, in arte semplicemente Diodato. L’artista pugliese ha trasformato il piazzale de Lo Quarter in un laboratorio di emozioni, regalando a tutti i presenti una serata di pura magia musicale. La serata è iniziata con un’atmosfera carica di aspettative. Il pubblico, radunato sotto il cielo stellato di Alghero, era là per un solo motivo: lasciarsi trasportare dalla voce di Diodato. Quando le luci si sono abbassate e le prime note hanno iniziato a risuonare, si è creato un senso di connessione immediata tra l’artista e i fan, rendendo ogni momento del concerto un’esperienza condivisa e unica.
Il cantante ha saputo alternare brani più calmi e intimi a momenti carichi di energia, mantenendo il pubblico in un continuo stato di meraviglia e partecipazione. Le canzoni hanno creato un’atmosfera di intensa e partecipata emozione, toccando le corde più sensibili degli spettatori. Spettatori che erano davvero tanti, in un Lo Quarter praticamente sold out. E che spettatori! Praticamente bramavano le melodie del cantante, rimanendo estasiati davanti alla sua capacità vocale.
La band che accompagna Diodato ha giocato un ruolo fondamentale nel creare la grande magia della serata, con il violino di un Rodrigo D’Erasmo in grande spolvero: la sinergia tra lui e il cantante era palpabile, evidenziando un’intesa musicale che ha elevato l'intera esperienza concertistica. Tra i momenti più memorabili della serata, le performance di brani come “Fai Rumore” e “Molto amore”, “Ti muovi”, “Babilonia”, che hanno suscitato un’ondata di emozioni tra il pubblico, pronto a cantare all’unisono, sino ad alzarsi in piedi, invitato dall’artista, per
cantare e ballare insieme “Una vita meravigliosa”, ultimo pezzo del concerto.
Le luci soffuse e l’acustica perfetta de Lo Quarter hanno esaltato ogni sfumatura delle esibizioni, trasformando ogni canzone in un momento indimenticabile. L’artista, nell’introduzione del pezzo “La mia terra”, ha voluto dedicare un pensiero anche alla Sardegna, in particolare alle attuali vicende che vedono l’isola oggetto di azioni di speculazione energetica. «Vengo da Taranto, so cosa vuol dire dover cercare di difendere la propria terra, e so cosa significa vederla colpita. Ogni volta che la canto, questa una canzone mi fa capire come ogni luogo, in qualche modo, cerca di difendere la propria bellezza, anche contro scelte che sono state fatte in passato, e che in qualche modo dovevano portare benessere e splendore, e invece hanno lasciato in eredità bruttezza e dolore. Questa è una canzone dedicata a tutte quelle terre che lottano e cercano, in qualche modo, di risorgere».
Un messaggio forte, accolto con un sentito applauso dal pubblico. Diodato ha saputo creare una narrazione musicale che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso: la sua capacità di comunicare attraverso la musica è stata evidente in ogni momento, rendendo chiaro perché è considerato uno degli artisti più talentuosi della scena musicale italiana contemporanea. Alla fine del concerto l’artista, dopo i saluti insieme alla band, si è concesso per alcune foto e autografi a dei fortunati presenti.
Il concerto di Alghero è stata una brillante dimostrazione del talento di Diodato e della sua band. Un grande spettacolo, organizzato da Le Ragazze Terribili all’interno del Festival Abbabula, ospitato nel calendario dell’Alghero Experience.
Autore della foto: Claudio Simbula