La minaccia di Bruno: “Alghero fuori da Rete Metropolitana”
Continua a far discutere l'esclusione di Alghero dall'Area di crisi complessa
La recente esclusione di Alghero dall’Area di crisi complessa continua a far discutere. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza anche del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Antonello Usai, Natacha Lampis (assessore alle Attività Produttive), del rappresentante del Comune di Alghero nel Consorzio Industriale Provinciale Mario Podda, e del prof. Sergio Ginesu dell’Università di Sassari, il sindaco Mario Bruno ha lanciato una sorta di ultimatum alla Regione. “Ho già chiesto al Presidente Pigliaru con una lettera di rimediare a questo clamoroso errore della Giunta regionale, se questo non avverrà chiederò al Consiglio Comunale di uscire dalla Rete Metropolitana. La Regione deve essere coerente e trovare il modo di rimediare”. Il sindaco ha ripercorso il lungo lavoro dell’Amministrazione che aveva portato l’assessorato regionale all’Industria a candidare al MISE per il riconoscimento formale di Area di Crsi complessa il Polo industriale di Porto Torres, includendo come avviene storicamente, i territori di Sassari e Alghero. Scelta inspiegabilmente modificata con la delibera a firma del vicepresidente Raffaele Paci, nonostante i numerosi incontri preliminari e l’importante progettazione avanzata dal comune di Alghero e inserita nel dossier inoltrato alla RAS. Posizione, quella della Regione, ritenuta immotivata e dannosa dallo stesso Consorzio Industriale Provinciale, che per bocca di Mario Podda, rappresentante del Comune nel CIP, rileva la mancanza di coerenza degli atti regionali nell’escludere Alghero dall’Area di Crisi complessa. “E’ lo stesso assessorato all’Industria che attraverso le sue direttive mette insieme i tre comuni – precisa Mario Podda – e addirittura l’assessorato alla Programmazione prevede nel Piano Strategico Regionale la progettazione comune dello sviluppo industriale del Nord Ovest dell’Isola”.